Cambio in Electrolux, via il numero uno Ferrario

Domenica 11 Ottobre 2020
Cambio in Electrolux, via il numero uno Ferrario

PORDENONE Ernesto Ferrario, numero uno del Gruppo Electrolux in Italia, a fine anno lascerà la multinazionale.

Un cambio al vertice che viene letto come repentino anche se in realtà il presidente e amministratore delegato opera nel gruppo da oltre diciassette anni. Il ruolo di vertice in Italia lo aveva assunto però solo un anno fa. Quando, anche in seguito alla separazione del business del Professional, il timone italiano della società svedese era stato lasciato da Alberto Zanata, poi diventato leader proprio del Professional. Oltre al ruolo di primo piano in Italia, Ferrario dal 2015 era anche responsabile del Global industrial operations nella multinazionale. Un compito cruciale a livello globale come responsabile della ingegnerizzazione di tutte le fabbriche Electrolux nel mondo. Questo ruolo - stando alla comunicazione ufficiale interna alla società - sarebbe già cessato da venerdì scorso. Ma Ferrario rimarrà fino a fine anno al vertice del gruppo italiano.


IL PERCORSO

Era il 7 novembre dell'anno scorso quando Ernesto Ferrario (59 anni) venne nominato presidente di Electrolux Italia subentrando ad Alberto Zanata, dimessosi allora in seguito alla annunciata separazione dal Gruppo della Business area Professional Products di cui è presidente. «Sono onorato della nomina ricevuta aveva dichiatato Ferrario in quell'occasione , rappresenta per me una nuova sfida da affrontare e uno stimolo a raggiungere obiettivi aziendali sempre più ambiziosi». In Electrolux da 17 anni, Ferrario ha ricoperto diversi ruoli manageriali all'interno dell'azienda. Nel 2012 ha assunto la carica di amministratore delegato per l'Italia e dal 2015 quella di Svp Global industrial operations, guidando la trasformazione digitale di tutte le attività industriali del gruppo. Da amministratore delegato di Electrulux Italia Ernesto Ferrario aveva guidato - nel terribile biennio di crisi 2014-2015, quando la fabbrica di Porcia rischiava di chiudere - la lunga e complicata trattativa con governo e sindacati fino al raggiungimento dell'accordo che salvò le fabbriche e pose le basi per il rilancio del gruppo in Italia.
Da.Li.
 

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