Electrolux, domani le assemblee. Fedriga: «Non si può essere imprenditori solo quando va bene»

Le organizzazioni sindacali spiegheranno agli operai la situazione

Mercoledì 30 Novembre 2022 di Loris Del Frate
Electrolux esuberi assemblee sindacati

PORDENONE - Meglio di quanto era previsto, ma pur sempre una botta che dovrà essere assorbita dal territorio nel miglior modo possibile. La comunicazione degli esuberi nello stabilimento Electrolux di Porcia, 76 dipendenti di cui 40 impiegati e 36 operai tra cui 10 del magazzino, non era inaspettata.

Ora si tratterà di capire dove sono collocati gli esuberi e soprattutto quanti lavoratori alla fine degli ammortizzatori sociali che saranno messi a disposizione potranno andare in pensione. Non è tutto. Electrolux, infatti, metterà sul tavolo anche un incentivo.


SINDACATI
Le organizzazioni sindacali concordano su un aspetto: gli esuberi effettivi, alla fine, sono stati meno di quelli annunciati. E questo è l'aspetto positivo. «Sapevamo anche che i numeri più pesanti sarebbero stati a Forlì e Porcia - spiega Simonetta Chiarotto della Fiom Cgil - e a questo punto dovremo capire quale può essere l'ammortizzatore sociale più utile per minimizzare l'impatto. Si tratta di licenziamenti collettivi che l'azienda vuole chiudere entro il primo trimestre. Valuteremo quale può essere lo strumento più idoneo. C'è da ricordare che perderemo anche i lavoratori a tempo determinato». Per Gianni Piccinin della Fim Cisl la prima cosa da capire è dove sono collocati i 76 esuberi di Porcia. «Una volta capito questo - spiega - sarà anche più facile sapere quanti alla fine del percorso con gli ammortizzatori sociali potranno andare in pensione. Cercheremo di fare in modo che siano il maggior numero possibile. Il fatto che ci sia anche una disponibilità temporale per trovare soluzioni meno impattati ci consente di fare ragionamenti senza avere patemi di chiudere entro date già fissate. In più Electrolux al tavolo ha confermato che non dismetterà alcuno stabilimento in Italia e questo sta a indicare che a Porcia si andrà avanti con gli investimenti. Resta un altro fatto vedendo il numero dei pezzi: ci sarà da fare cassa anche il prossimo anno».


ASSEMBLEA
Intanto domani, giovedì, all'Electrolux di Porcia ci saranno le assemblee ad ogni turno. Le organizzazioni sindacali spiegheranno agli operai la situazione e nel dettaglio come è andato l'incontro dell'altro giorno. Il tutto per essere pronto il 10 gennaio al nuovo confronto con l'azienda.


LA POLITICA
In campo anche la politica a fronte degli esuberi. Il primo a parlare è il presidente Fedriga. «Stiamo monitorando la situazione. Chiediamo delle risposte da Electrolux pur capendo la situazione economica internazionale difficile, ma non si può essere imprenditori solo quando le cose vanno molto bene. Le istituzioni sono disponibili ad aiutare in questi momenti però ci deve essere una responsabilità sociale delle imprese». Il Pd è a due voci, quella del segretario regionale Renzo Liva e del consigliere Nicola Conficoni. «Il presidente Fedriga deve sollecitare l'attenzione del Governo e in particolare del ministro Urso sulla situazione dell'Electrolux di Porcia. Il Pd - spiega Liva - si è mosso con interrogazioni in Consiglio regionale e in Parlamento, ma è necessaria anche una mobilitazione a livello dei vertici istituzionali». Il piano da 76 esuberi previsto da Electrolux per la sede di Porcia non può lasciare indifferenti. Il taglio annunciato dal gruppo svedese - spiega Conficoni - va scongiurato per evitare conseguenze negative su famiglie e territori. È necessario che la Regione non si limiti a monitorare una situazione già nota da settimane, ma si attivi per tutelare i posti di lavoro». «Seguiamo con apprensione la situazione occupazionale della Electrolux - spiega Luca Sut dei 5Stelle - A Porcia non si deve pagare il prezzo più alto. Auspichiamo una soluzione positiva e sollecitiamo un pronto chiarimento».
 

Ultimo aggiornamento: 13:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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