Electrolux, le due facce della medaglia: a Susegana si investe, a Porcia si soffre

Nello stabilimento pordenonese i volumi non salgono e si prevede cassa anche per luglio

Mercoledì 7 Giugno 2023 di Ldf
Electrolux, le due facce della medaglia: a Susegana si investe, a Porcia si soffre

PORCIA - Sarà pur sempre Electrolux, ma ci sono delle belle (o brutte) differenze. Già, perchè mentre ieri all'alba si è chiusa con soddisfazione la trattativa sullo stabilimento di Susegana con un nuovo investimento di circa 110 milioni di euro, a Porcia restano parecchie ombre.

Non a caso nell'incontro che si è tenuto ieri tra il sindacato e l'azienda la situazione è rimasta molto fluida. Anzi, si prospetta anche per luglio un altro mesi di cassa.


I VOLUMI
Ieri l'azienda ha comunicato che a fronte di una previsione di circa 750 mila pezzi che era stata fatta ad inizio anno, oggi la previsione delle lavatrici prodotte a Porcia per la fine del 2023 sarebbe ben più bassa, aggirandosi intorno ai 680 mila pezzi. Numeri che creano apprensione, anche se da parte aziendale, proprio ieri, sono stati confermati gli investimenti anche per la quinta nuova linea a Porcia, che però dal 2024 è stata spostata al 2025 per via del calo dei volumi. Sino ad ora l'azienda ha spiega che sono stati investiti nello stabilimento 80 milioni di euro.


LA CASSA
Confermato per l'intero mese di giugno l'andamento attuale con 6 ore di lavoro e due di cassa tutti i giorni in più sono stati aggiunti anche 4 o 5 giorni di chiusura completa dello stabilimento. Ma il peggio arriva ora. Già, perchè secondo le previsioni aziendali è stato comunicato che anche luglio avrà bisogno di cassa integrazione perchè non ci sarà una ripresa dei volumi. O almeno ora non è prevista. L'azienda ha riproposto la stessa linea di ora, sempre sei ore al giorno e due di cassa. Il sindacato, però, si è opposto a questa decisione perchè per chiudere le ore totali di cassa integrazione ci sono ancora 12 settimane. Con questa formula (sempre sei ore al giorno e due di cassa) ci sarebbe la possibilità di andare avanti altri tre mesi, poi il rischio è di fare il salto nel vuoto, cosa che il sindacato non può accettare. La controproposta è stata di tornare alle otto ore giornaliere a luglio e di attuare chiusure collettive dello stabilimento. In questa maniera si riuscirebbe ad arrivare sino alla fine dell'anno razionando la cassa. Sempre sperando nel fatto che il mercato riprenda. A questo proposito c'è da dire che non è solo Porcia in difficoltà con le vendite, ma l'intero mercato europeo, con la Polonia, altro settore forte dove si producono lavatrici a medio - bassa qualità, che sta peggio di Porcia.

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