Electrolux, materie prime introvabili: rischio cassa integrazione e in bilico gli straordinari

Martedì 13 Aprile 2021
Materie prime introvabili, rischio cassa
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PORDENONE - Ancora uno stop produttivo ieri per Electrolux Porcia a causa della mancanza di materie prime e di componenti.

La multinazionale - dopo lo stop di due giornate a cavallo della Pasqua, ma in quel caso erano state solo due le linee fermate - si è vista costretta nella giornata di ieri a fermare completamente le macchine. I dipendenti erano stati avvistati nella giornata di domenica che ieri la fabbrica sarebbe stata chiusa. Sia attraverso i canali di comunicazioni interni, sia con il tam-tam dei social da parte delle Rsu di fabbrica tutti erano stati avvisati. Così come ieri, nel tardo pomeriggio, è arrivata la comunicazioni che oggi la produzione sarebbe regolarmente ripresa.


ELECTROLUX CONTINUI BLOCCHI


La settimana precedente a causare il mancato arrivo nei magazzini delle materie prime - in particolare le lamiere e le schede elettroniche - era stato l'incidente della nave di traverso nel canale di Suez. Non è escluso che i ritardi nel traffico navale nei porti europei abbia portato al manato approvvigionamento che è stato la causa della fermata anche nella giornata di ieri. Il problema principale, al di là della carenza di materiale e componenti e dei prezzi che sono saliti, è che in questo momento la richiesta di lavabiancheria è molto alta. E la fabbrica ha necessità di lavorare a pieno regime. Tanto che l'azienda teme che possano esserci altre ripercussioni. Che non farebbero bene al calendario produttivo che è stato appena deciso con le organizzazioni sindacali per le prossime settimane. Il rischio è che le difficoltà nell'arrivo del materiale possa anche mettere a rischio gli straordinari che sono stati previsti per i prossimi sette sabati per rispondere all'elevata domanda di elettrodomestici. Il rimo sabato di straordinari è il 17 aprile.


RISCHIO STRAORDINARI


Nell'accordo aziendale degli straordinari - siglato sulla base delle regole ancora in vigore, mentre è aperto il negoziato per il nuovo contratto integrativo di gruppo - si sono anche confermati i contratti a termine ai circa 140 addetti che sono stati assunti, in varie tranche, nel corso dell'anno scorso. I contratti sono stati confermati in maniera scadenzata a seconda delle date di assunzione con l'obiettivo è di discutere nei prossimi mesi eventuali conferme a tempo indeterminato. Il problema della carenza delle materie prime e dei rincari colpisce anche altri settori e altre filiere produttive. Tanto che Confindustria Alto Adriatico e il Polo Tecnologico hanno organizzato già un summit tecnico con diverse aziende per fare il punto della situazione a livello territoriale. «Sta davvero diventando un grosso problema per diversi settori. Si fa fatica a trovare - ha sottolineato Valerio Pontarolo, imprenditore del settore delle costruzioni e presidente del Polo Tecnologico - anche plastiche riciclate. Oltre che acciaio, legno e materiali isolati usati anche in edilizia. È un problema globale nata da una sorta di tempesta perfetta sui mercati internazionali. Una delle cause è da ricercare nella superdomanda di beni da parte delle economie cinese e americana che sono ripartite alla grande. C'è poi chi addebita il problema a manovre speculative. Certo è che sempre più imprese, sia nel manifatturiero che nelle costruzioni, stanno andando in enorme difficoltà». L'auspicio è che entro l'estate il problema si risolva. Altrimenti saranno diverse le aziende costrette a chiedere la cassa integrazione proprio a causa di questo motivo. Non si trovano neanche container per esportare merce: il prezzo è triplicato.
D.L.

Ultimo aggiornamento: 10:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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