Rimprovera i ragazzini che saltano sulle tombe: pugno in faccia da una 12enne che le rompe il naso

Venerdì 29 Ottobre 2021 di Alberto Comisso
Cimitero di Cordenons
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CORDENONS - Un pugno in faccia sferrato con una violenza tale da causarle la frattura del setto nasale. Vittima della violenza una dipendente del Comune di Cordenons che nei giorni scorsi, fuori dall'orario di lavoro, si era recata in cimitero per sistemare le tombe di famiglia in vista della ricorrenza di Ognissanti. La donna, che è dovuta ricorrere alle cure ospedaliere, ha notato che nel camposanto c'era un gruppetto di ragazzini tra i 12 e 14 anni, che saltavano da una tomba all'altra. E disturbavano i presenti con urla e schiamazzi. Una situazione inconcepibile per la dipendente comunale che, vedendo che le intemperanze si facevano sempre più insopportabili, ha pensato bene di rimproverare i ragazzini. Ha detto loro di smetterla e che quello non era il luogo migliore per giocare: in un cimitero ci vuole rispetto per le persone defunte.

PUGNO IN FACCIA
Parole che, invece di sortire l'effetto desiderato, sono risultate essere un boomerang: la donna, infatti, è stata raggiunta da un pugno in faccia, che le è stato sferrato da una ragazzina di 12 anni.

Una reazione inaspettata, che ha colto di sorpresa i presenti. L'impiegata, dolorante e scossa per l'accaduto, è andata al pronto soccorso dell'ospedale di Pordenone per farsi medicare: ha subito la frattura del setto nasale. Dopo essere stata dimessa, si è rivolta ai carabinieri che ora stanno svolgendo le indagini. Una situazione molto delicata, dal momento che ad essere coinvolta in questa vicenda è una ragazzina di appena 12 anni. Tant'è che la notizia, in particolar modo nell'ambiente comunale, non sarebbe dovuta trapelare.

FATTO GRAVISSIMO
Ne ha parlato con difficoltà anche l'assessore Lucia Buna, che non ha voluto fornire particolari. «Quello che posso dire le sue parole è che sono rimasta senza parole. È un episodio gravissimo. Manca il rispetto per le cose e, soprattutto, per le persone: un deterioramento della civiltà civile, da ricercare tra le mura domestiche ma anche fuori. Siamo e restiamo noi adulti responsabili dei nostri ragazzi. Personalmente non vorrei mai ricevere la visita delle forze dell'ordine, a casa, per ciò che i miei figli possono aver fatto: significherebbe il fallimento per me, di un progetto di vita desiderato e amato». Buna ha infatti l'impressione che, concluse le indagini, i genitori della 12enne che ha rotto il setto nasale alla dipendente comunale in qualche modo dovranno rispondere del gesto della figlia. «Quel gesto rimarca l'assessore dimostra che qualcosa non quadra nel tessuto sociale. Il Covid-19 e le sue gravissime ripercussioni hanno accentuato, senza dubbio, certi comportamenti. Il problema però, come già accaduto in piazza della Vittoria, è che certi ragazzini non vogliono sentire alcun rimprovero».

GIOVANI E DISAGIO
Sono percettibili, a Cordenons, sacche di disagio tra i giovani. Durante l'estate si erano verificati atti vandalici prima al palasport di via Avellaneda e successivamente all'oratorio di Cordenons dov'erano in corso le attività estive promesse dalla parrocchia. «In questi casi ha ricordato il sindaco Andrea Delle Vedove dobbiamo essere intransigenti. Dispiace, ma chi ha commesso quei gesti ne dovrà rispondere. Le indagini dei carabinieri sono in corso e spero che gli autori vengano identificati. Quello che più mi stupisce è che, malgrado avvisi ed appelli, ci sia ancora qualcuno che, commettendo certi fatti, rischia di rovinarsi la vita». L'anno scorso commercianti e residenti di parte di piazza della Vittoria avevano dovuto fare i conti con le intemperanze di alcuni minorenni, poi palasport e oratorio parrocchiale sono stati oggetto di vandalismi. I responsabili sarebbero sempre dei ragazzini.
 

Ultimo aggiornamento: 10:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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