Discarica del Vinchiaruzzo, arrivano i rifiuti dalle altre regioni

Venerdì 17 Agosto 2018 di Marco Agrusti
Discarica del Vinchiaruzzo, arrivano i rifiuti dalle altre regioni
CORDENONS - La discarica del Vinchiaruzzo ospiterà anche i rifiuti provenienti da altre regioni, e saranno speciali ma non pericolosi. Niente amianto, quindi, ma sì a nuovi codici approvati dalla Regione. Il colosso Hera, che ha in mano la realizzazione del sito in finanza di progetto, ha chiesto (e stando a quanto filtra anche ottenuto) di ampliare il bacino d'utenza per garantirsi i vantaggi dell'affare. Nato nei primi anni 2000, il progetto della discarica affondava le radici in un'epoca nella quale la raccolta differenziata era ancora un miraggio. Oggi invece le percentuali di riciclo sfiorano il 70 per cento e per mantenere i margini in positivi il privato ha voluto garantirsi un  maggiore afflusso di rifiuti. In poche parole, a Cordenons nascerò un polo interregionale dell'immondizia. 
L'OPERAI lavori più importanti, che superano i 7 milioni di euro di valore, sono già iniziati. Ci è voluto del tempo, utile a chiudere la partita relativa ad alcune opere che l'azienda ha voluto legittimamente subappaltare, poi il cantiere si è messo in moto. I lavori permetteranno la realizzazione delle quattro celle che conterranno sia i rifiuti che il cumulo di materiale ritrovato anni fa all'interno del sito deputato ad ospitare la discarica. Tutte le opere accessorie, come gli argini, le recinzioni e la preparazione del fondo per gli scavi, sono state già realizzate. «L'apertura della discarica - ha specificato Netto - potrà essere una realtà entro l'anno». Si punta a rispettare quanto detto nel 2017 e a mettere in funzione il sito prima del 2019. Al ritorno dalle vacanze estive il sindaco Andrea Delle Vedove e l'assessore Netto incontreranno nuovamente i vertici dell'azienda subentrata per assorbimento alla trevigiana Geo Nova. L'obiettivosarà quello di fare il punto della situazione alla luce di un affare che vale milioni (sia in merito all'investimento del privato, sia soprattutto per quanto riguarderà gli introiti che genererà l'impianto e che permetteranno il saldo del debito con il Comune di Pordenone). I dati aggiornati forniti da Hera avevano rassicurato il Comune. La discarica, aveva confermato l'azienda, sarebbe stata pronta per la fine del 2018 e potrebbe iniziare a generare introiti da inserire a bilancio nei primi mesi del 2019. Sarà quello il primo esercizio finanziario nel quale il Comune di Cordenons potrà contare sugli incassi derivati dall'accoglimento dei rifiuti. «Ma qualcosa - spiega oggi Netto - potrebbe entrare anche prima». I rifiuti non arriveranno solamente dal Friuli Venezia Giulia, ma anche dalle altre regioni dell'Italia settentrionale. Intanto proseguono i tavoli di confronto tra Cordenons e Pordenone per definire anche la questione della restituzione del debito che il primo ente ha in essere nei confronti del secondo.
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