Prosciutto San Daniele, export in crescita del 2% nel primo semestre del 2019

Lunedì 2 Settembre 2019
Lavorazione stagionatura Prosciutto San Daniele
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Dati positivi per il Consorzio del Prosciutto di San Daniele, che nel primo semestre del 2019 ha segnato un aumento complessivo del 2% delle esportazioni. 

Rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, però, si è registrata una flessione del 3% verso i Paesi dell'Unione Europea. Si sono verificati dei rallentamenti verso i mercati di Francia (-8%), Germania (-8%) e Regno Unito (-10%), è aumentato però l'export verso la Grecia (+192%), il Belgio (+39%) e Lussembrgo (+3%). 

Sono andate molto bene invece le esportazioni nel mercato extra Ue, che è cresciuto del 10% rispetto allo stesso periodo del 2018, trainato dagli ottimi risultati registrati in Canada (+239%), Giappone (+29%), Australia (+28%), Cina (+14%) e Stati Uniti (+4%). Questo andamento positivo si collega all’entrata in vigore di importanti accordi bilaterali di libero scambio, come Jefta e Ceta, tra l’Unione europea e alcuni Paesi terzi, con l’obiettivo di rafforzare le collaborazioni commerciali ed economiche, agevolando gli scambi attraverso l’abolizione e la riduzione dei dazi e garantendo norme che tutelano e forniscono vantaggi e opportunità a tutti i soggetti coinvolti.

Sul totale delle esportazioni le quote dei mercati dei Paesi extra Europei fanno segnare risultati pari al 46% del totale esportato (rispetto al 43% dello stesso semestre del 2018), a fronte di una leggera flessione dell’export verso i Paesi dell’Unione che passa al 54% (rispetto al 57% dei primi sei mesi del 2018), confermando l’andamento della riduzione del margine tra le due aree geografiche. 

Tra le tipologie di prodotto esportato il prosciutto intero con osso ha registrato un aumento del 7% mentre il preaffettato in vaschetta ha segnato un calo del 14%, rispetto al primo semestre del 2018. La tipologia maggiormente richiesta, pari all’82%, è rappresentata dal prodotto sia disossato che nella sua interezza con lo zampino, uno dei segni distintivi del Prosciutto di San Daniele DOP. 

«L’entrata in vigore di accordi bilaterali di libero scambio tra UE e Paesi Terzi rappresenta sicuramente un vantaggio positivo per il settore dell’agroalimentare italiano. Lo dimostrano i risultati ottenuti dalla DOP Prosciutto di San Daniele in Canada e Giappone. Grazie a tali accordi, il Prosciutto di San Daniele ha la possibilità di essere presenti in diversi mercati in modo tutelato. Si confermano dunque risultati positivi nelle esportazioni, in particolar modo nel mercato extra europeo», ha commentato il direttore generale  del Consorzio del Prosciutto di San Daniele Mario Emilio Cichetti. 

 
Ultimo aggiornamento: 3 Settembre, 09:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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