Da Budoia al senato Usa, Leahy il più duro con Trump

Sabato 9 Gennaio 2021 di Francesca Giannelli
Il senatore democratico Patrick Leahy con una parente di Dardago durante una delle tante visite a Budoia

«Una giornata di infamia per la nostra nazione», commenta così il senatore Patrick Leahy l’assalto al Capitol Hill. L’evento choc ha scosso non solo l’America e la notizia è presto rimbalzata a Budoia e Dardago, paesi d'origine degli avi di Leahy, e dove il senatore ha fatto spesso visita negli anni passati. «Un assalto alla costituzione» americana, che il senatore decano non ha digerito, pubblicando su social e sito ufficiale un lungo comunicato: «Ho servito come senatore per 46 anni – spiega – e sono decano al Senato. Posso dirvi che la storia ricorderà il 6 gennaio 2021. L’America, assieme al resto del mondo, non dimenticherà presto la sfrontata distruzione portata nel tempio della nostra democrazia... Ma la mia speranza è che il 6 gennaio venga anche ricordato come il giorno in cui la nostra nazione si è alzata in piedi insieme, indipendentemente dalle nostre appartenenze politiche, in difesa della nostra democrazia. Ci siamo alzati insieme, Democratici e Repubblicani, per rigettare gli incitamenti e la sconsideratezza del presidente e per chiedere l’assunzione di responsabilità per l’attacco nel nostro Campidoglio». 


GLI AVI
Forte e netto il monito che arriva da Leahy, nipote di emigranti, irlandesi da parte di padre e pordenonesi da parte di madre, è sempre rimasto legato al paese della madre, Alba Zambon, originaria di Dardago e non ha mai dimenticato i cugini italiani, con i quali però non parla mai di politica, se non del suo impegno per la pace nel mondo. «Abbiamo ancora una lunga strada da fare – aggiunge Leahy sui fatti di mercoledì scorso –; da tempo credo che il presidente Trump rappresenti una minaccia per la nostra repubblica costituzionale.

E lui rimarrà così fino a che Joe Biden farà il giuramento come presidente, il 20 gennaio». Cugini ormai alla lontana, ma importanti per la memoria, il legame con la terra di origine. Poco meno di tre anni fa il suo ultimo veloce passaggio a Budoia, dove tutti i parenti si riunirono per un saluto al senatore: i nipoti delle tre sorelle Burigana di Budoia. Cencia, Geia e Gigia, la prima emigrata in America a tentare la fortuna assieme al marito Pietro Zambon Vialmin di Dardago. Vincenza, Cencia, Burigana era la nonna di Leahy, che a Budoia ha ancora contatti con i nipoti di Teresa, Geia, e Luigia, Gigia. «Le nonne – raccontano – ci hanno sempre detto che Alba non è più tornata a casa, perché non voleva più, mai più, passare tutta quell’acqua». 


IL RITORNO
Il nonno Pietro invece sì, tornò a Dardago più di una volta, ma senza dubbio sono stati più le figlie e i nipoti americani ad aver traversato l’Oceano per tornare nella terra di famiglia, dove hanno potuto sfoggiare il loro dialetto di inizio secolo: «La prozia americana non aveva mai voluto imparare una parola di inglese, solo “hello” per rispondere al telefono, ma niente altro. Ai figli parlava solo in dialetto budoiese. Un dialetto che era rimasto fermo all’epoca della sua traversata oceanica. I figli nei loro viaggi in Friuli hanno potuto così parlare in dialetto, un dialetto arcaico, dell’inizio del secolo scorso o anche precedente». Il senatore, come pure la sorella Mary e i cugini Zambon, ritornavano volentieri nella terra dei nonni, nelle visite sempre una sosta a Dardago, una visita alla chiesa di Santa Maria Maggiore, e un tempo anche ai parenti che non ci sono più. «Quello che piace molto loro sono i luoghi come il Gorgazzo e altri posti che ci sono qui. Amano le case in sasso, tutto quello che è stato conservato e che ricorda i tempi dei nonni». Un rapporto di parentela lontano, un rapporto di affetto, di amicizia, che ormai dura dai tempi in cui la famiglia decise di lasciare la pedemontana per andare a trovare nuova terra nel Vermont, che per la sua ricchezza di boschi e ambienti naturali poteva ricordare il paesaggio friulano. Una storia come quella di molte famiglie italiane, migranti a inizio Novecento alla ricerca di lavoro e ricchezza.

Ultimo aggiornamento: 07:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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