Centro oncologico isolato dopo il temporale, 60 ore senza i telefoni

Martedì 30 Luglio 2019 di Lorenzo Padovan
Il Cro è rimasto isolato: sessanta ore senza telefoni
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AVIANO - Isolati per più di sessanta ore. Un lunghissimo blackout telefonico ha interessato il Centro di riferimento oncologico di Aviano. Come l’intera area pedemontana, l’Istituto nazionale tumori era stato al centro del passaggio di una perturbazione che aveva provocato non pochi danni. Proprio ad Aviano un fulmine aveva centrato in pieno il quadro elettrico di un’abitazione, provocando anche un principio di incendio che era stato spento soltanto grazie al tempestivo intervento dei Vigili del fuoco.  L’altro notevole grattacapo immediato era stata la chiusura per quasi un’ora del passaggio a livello lungo la ferrovia pedemontana, tra le ire dei residenti, bloccati a poche centinaia di metri da casa e con la beffa di essere pure esposti alla grandine. Insomma, una serata che ha regalato disagi per tutti.
BLACK OUT TELEFONICO
In realtà, come comunicato ieri mattina dallo stesso Istituto attraverso le sue pagine social e il sito web, un altro grave disagio stava interessando non soltanto la comunità locale, ma tutti i fruitori, a qualsiasi titolo, dell’ospedale oncologico. Infatti, proprio da venerdì sera, a seguito del temporale che si è abbattuto sulla pedemontana, tutte le linee telefoniche del centro erano saltate. A segnalarlo era stato per primo, sabato mattina, un paziente ricoverato, il quale ha avvisato i sanitari dell’impossibilità di contattare il centralino. 
LUNEDÌ DI PASSIONE
L’Istituto ha gestito la fase dell’emergenza e le necessità di comunicazioni interne con i telefoni cellulari durante l’intero fine settimana: in realtà, essendo situato in un’area non del tutto coperta dal segnale (anche a causa dei muri molto spessi nei reparti in cui si usano terapie con forti radiazioni), il sabato e la domenica dei reparti non sono stati al riparo da problemi per lo staff. Visto che il Centro di riferimento oncologico non gestisce le emergenze tramite un Pronto soccorso, il momento più critico per l’utenza è stato ieri mattina, quando molti pazienti non hanno potuto chiamare il centralino per le prenotazioni. Già prima delle 8 era stato tuttavia messo a disposizione un numero di cellulare per le comunicazioni urgenti e due indirizzi email. Solo verso le 10.30 le linee sono state parzialmente ristabilite, con un unico centralino attivo e inevitabili lunghe attese. Alle 11.30 l’istituto ha comunicato il funzionamento completo dei telefoni. 
L’IRA DEL DIRETTORE
Disagi che hanno fatto infuriare il direttore generale (ormai uscente) Adriano Marcolongo, che ha lamentato «ingiustificati ritardi negli interventi di ripristino da parte del gestore telefonico» e annunciato provvedimenti per chiarire l’accaduto ed eventuali responsabilità.
Lorenzo Padovan
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Ultimo aggiornamento: 08:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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