Studente ricoverato al Cro, segue le lezioni a distanza con un robot. La macchina è in aula e ingrandisce i materiali

Il ragazzo che ha usufruito delle lezioni con il robot è uno studente dell'Isis Arturo Malignani di Udine

Sabato 26 Novembre 2022 di Cristiana Sparvoli
Studente segue lezioni dal letto d'ospedale grazie a un robot in classe

AVIANO - Per la prima volta uno studente ricoverato nell'Area Giovani del Cro di Aviano ha potuto seguire le lezioni a distanza tramite un robot, tecnologia digitale messa a disposizione della rete Scuola in ospedale e istruzione domiciliare dalla Regione, che ha finanziato l'acquisto della sofisticata strumentazione. Il robot, posizionato direttamente nell'aula dove si svolge la lezione dal vivo, perfeziona ciò che un semplice pc dotato di web cam non può consentire. Manovrato direttamente dallo studente dalla sua stanza d'ospedale, oppure da casa se le cure vengono somministrate a domicilio, il facente funzioni segue quel che avviene in classe durante la lezione, si sposta sulla cattedra, zooma sui materiali didattici, consente una più efficace didattica a distanza in modo da avvicinare, almeno virtualmente, chi è costretto a seguire terapie ospedaliere ai compagni di scuola che siedono nei loro banchi. Il ragazzo che ha usufruito delle lezioni con il robot, mentre si trovava nell'Area Giovani del Centro di riferimento oncologico, è uno studente dell'Isis Arturo Malignani di Udine, istituto che si fonda anche su una preponderante didattica di laboratorio.


LA COLLABORAZIONE
L'esperienza che gli ha consentito di proseguire il percorso di studi, pur nella malattia, è stata il frutto della collaborazione che ha coinvolto tante competenze, ospedaliere e scolastiche, tra cui le professoresse Laura Cimetta e Paola Gabelli. «Ringraziamo quanti hanno dato un contributo, ognuno nel proprio campo», dice Paola Fabbro del Soroptimist Club di Pordenone, la docente che coordina il gruppo di 50 insegnanti volontari, in servizio oppure in pensione, che garantiscono ai degenti in terapia nell'Area Giovani e della radioterapia pedriatica del Cro la possibilità di continuare a studiare.

Il programma formativo è nato dalla collaborazione tra l'Istituto comprensivo Pordenone Sud, l'Ic di Aviano, il Soroptimist pordenonese, la Scuola ospedale del Cro e quella della Pediatria del S.Maria degli Angeli, la Fondazione RagazzinGioco e la Scuola polo della Regione. L'obiettivo è di garantire due diritti fondamentali: salute e istruzione.


PRIMA VOLTA
«L'esperienza col robot è stata la nostra prima volta nell'Area Giovani. C'erano tutte le condizioni per garantire a uno studente capace e con grande volontà di seguire, pur stando in ospedale, tutto ciò che avveniva in classe, in modo meno statico rispetto al collegamento con il pc», prosegue Fabbro. Attorno a questo esperimento si è creata una vasta rete di apporti: l'Isis Malignani, la professoressa Sara Ciganotto, l'Ic Dante Alighieri di Trieste, l'Ufficio scolastico regionale oltre alla Scuola in ospedale del Cro. «Come Soroptimist cerchiamo di trovare tutte le competenze in rete per far sentire i ragazzi al centro di quello che si fa nel progetto integrato tra scuola e ospedale. Il robot acquistato dalla Regione facilita gli studenti, che lo orientano secondo le necessità. Il ragazzo che lo ha sperimentato al Cro ha finito le sue terapie nell'Area Giovani, ma la Scuola in ospedale lo può seguire anche dopo la dimissione». Paola Fabbro sottolinea anche che il Friuli Venezia Giulia è la regione in cui la rete Scuola in Ospedale è più diffusa e fortemente sostenuta dall'amministrazione regionale, che ha messo a disposizione risorse per l'acquisto di due robot da utilizzare nelle lezioni a distanza. Le sezioni Sio sono attive al Centro di riferimento oncologico di Aviano (referente è l'Istituto comprensivo locale), al S.Maria degli Angeli di Pordenone, all'Irccs Burlo Garofolo di Trieste e all'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine.
 

Ultimo aggiornamento: 27 Novembre, 11:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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