Cro, nuovo ritardo per la protonterapia: Milano parte, Aviano deve attendere

Lo Ieo in Lombardia l'ha presa pochi mesi prima ed è quasi pronta. Qui è stoppata dalla burocrazia

Giovedì 18 Maggio 2023 di Loris Del Frate
Cro, nuovo ritardo per la protonterapia: Milano parte, Aviano deve attendere

PORDENONE - Anche correndo - come non è mai accaduto in questa situazione - il Cro perderà almeno un altro anno, forse qualche mese in meno, prima di avere attiva la Protonterapia, l'apparecchiatura sulla quale si basa gran parte del futuro dell'Istituto oncologico di Aviano.

Un macchinario che utilizza il trattamento radiante oncologico per la cura di tumori che si sono sviluppati nelle vicinanze di organi critici o di strutture "nobili" e delicate, come il cervello, il cuore o il midollo spinale. A differenza dei raggi X, utilizzati nella radioterapia convenzionale, i protoni possono essere indirizzati per fare in modo che le radiazioni colpiscano le cellule tumorali con estrema precisione salvaguardando i tessuti sani circostanti.


RADIOTERAPIA
Era il 2019 quando all'allora primario della Radioterapaia del Cro, Giovanni Franchin venne l'idea di portare ad Aviano quella apparecchiatura rivoluzionaria. Il costo era di circa 20 milioni di euro. Il Cro per poterla avere mise sul tavolo 16 milioni, soldi propri. La Regione dovette arrendersi all'evidenza e diede il via libera. Il costo complessivo è intorno ai 32 milioni, compresa la costruzione del bunker per contenere la Protonterapia. Ebbene, alla fine del 2020 fu firmato l'accordo con la ditta che vendeva l'apparecchiatura, una azienda americana. L'impegno era di avere attiva la Protonterapia per la fine del 2023 essendoci la necessità, come detto, di costruire anche il nuovo bunker. Un dato interessante che deve far riflettete su come stanno andando le cose. Dalla stessa azienda americana, solo qualche mese prima, lo Ieo di Milano, Ircss oncologico come il Cro, acquistò la stessa apparecchiatura comperata da Aviano.


ARRIVIANO AD OGGI
In questo caso partiamo dallo Ieo. Ebbene, l'Ircss lombardo entro la fine di quest'anno, attiverà la Protonterapia. Anche loro hanno avuto la necessità di superare la foresta della burocrazia e anche loro (forse più di noi) hanno avuto problemi con la pandemia di Covid. Eppure sono in dirittura d'arrivo. E il Cro?


LA BUROCRAZIA
Gran bella domanda. Già, perchè la speranza è di riuscire ad avviarla entro la fine del 2024. Letto bene, un anno dopo Milano. Ma è solo la speranza, perchè in realtà i tempi rischiano di essere più lunghi, almeno così spiegano gli esperti, perchè c'è ancora parecchia strada da fare. Al Cro, infatti, si stanno ancora chiudendo le procedure dell'iter burocratico. Dall'Istituto segnalano che l'incartamento è stata inviato all'area vasta per l'approvazione e anche agli enti valutatori. Resta da capire perchè c'è stato il ritardo. Difficile dirlo. C'è chi lo associa a un ritardo dei finanziamenti, chi, invece, ad alcuni errori fatti lungo la strada e chi, malignamente, spiega invece che ci sarebbero state resistenze da parte di altri servizi oncologici fuori provincia che magari avrebbero voluto portarsi a casa la Protonterapia. Morale l'iter cartaceo non è ancora chiuso. La speranza è di farlo entro la fine dell'anno, ma c'è chi ritiene più realistico pensare che si arrivi a marzo 2024.


IL CANTIERE
Oltre a questo, e non è cosa da poco, mancano poi i lavori per costruire il bunker che dovrà racchiudere l'apparecchiatura che sono previsti in almeno un anno, più probabilmente 16 mesi. Senza contare che i costi dei materiali sono saliti di un buon 25 per cento, quindi soldi da aggiungere. I conti sono presto fatti: se va bene si arriva a primavera del 2025. Se va bene. Come dire che rispetto a Milano abbiamo perso quasi due anni. A proposito. Lo Ieo, visto l'investimento fatto, aveva deciso di associare sia al percorso burocratico che a quello legato al cantiere, uno staff di esperti (professionisti e tecnici) che evidentemente ha fatto la differenza. In "lista d'attesa" c'è una interrogazione in Regione presentata da Nicola Conficoni che aspetta una risposta.

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