Tumori, rivoluzione al Cro di Aviano:
la diagnosi arriva in un giorno

Domenica 3 Gennaio 2016 di Loris del Frate
Tumori, rivoluzione al Cro di Aviano: la diagnosi arriva in un giorno
PORDENONE - È un passo avanti significativo per la sanità e soprattutto per i pazienti. E parte da Pordenone. Anzi, per l’esattezza dal Cro di Aviano, istituto d’eccellenza per la cura contro il cancro. Quello che vogliono fare al Cro (anzi, già lo fanno) è semplice, ma nello stesso tempo incredibile visti i tempi della sanità di oggi: scoprire, in un solo giorno, se il paziente è malato di cancro. Capito bene: un ricovero la mattina in day hospital e nel tardo pomeriggio subito la diagnosi. Se c’è il tumore si parte subito con le cure (chemio, radio, intervento chirurgico), altrimenti il paziente va a casa sereno. Se ci sono dubbi nuovo appuntamento a breve per una ulteriore verifica. Una rivoluzione a fronte dei tempi che oggi sono previsti per dare una risposta anche su una malattia oncologia. Ci sono da dire subito, però, tre cose per evitare fraintendimenti: la prima è che per ora questa iniziativa voluta e portata avanti al Cro è legata solo al carcinoma della mammella. La seconda è che in ogni caso, anche quando sarà estesa ad altre forme non potrà ovviamente riguardare tutte le patologie oncologiche. La terza è che in ogni caso l’obiettivo è di arrivare in tempi brevi ad avere il massimo dell’efficienza non solo per il tumore al seno. I vantaggi sono chiari a tutti: nessuno stress per l’attesa di risultati che spesso fanno vivere giornate d’incubo e l’avvio spedito delle cure. 

Il progetto. Si chiama One Day Diagnosis (diagnosi in un giorno) ed è il servizio messo a punto dalla Breast Unit del Centro di Riferimento Oncologico del centro che trae origine dalla specialità riconosciuta dell’Istituto: mettere sempre al centro del proprio agire il paziente. Per ora - come detto - interesserà il sospetto di tumore al seno. Potranno accedere donne giovani, sintomatiche o asintomatiche con sospetto di carcinoma, casi inviati dal medico di medicina generale, dall’ambulatorio senologico integrato in radiologia o dagli screening regionali.
L’iter. Inizia in realtà la mattina precedente l'esame una volta acquisita la documentazione clinica tramite corriere che la prende in consegna dalla segreteria dello screening o dai medici di medicina generale. I casi con relativo fascicolo vengono valutati nella riunione pluridisciplinare al Cro selezionando di concerto tra patologo, radiologo e chirurgo, la tipologia di prelievo più adeguata. Il campione biologico prelevato dalla paziente, che inizia il suo percorso alle 8.30 assistita dal pool multidisciplinare, viene inviato all’anatomia patologica entro le 10.30. Terminati gli accertamenti i medici si riuniscono nuovamente per valutare l'esito e compilare una relazione. In giornata viene resa nota la diagnosi e consegnato il referto dal primo professionista che l’ha visitata. Se richiesto anche da uno psicologo.

I percorsi. Tre gli scenari possibili: se la diagnosi è positiva il percorso proposto alla paziente può essere di tipo chirurgico o, differentemente, di terapia medica. Se al contrario l’esame restituisce esito negativo, alla paziente viene indicato un calendario di accertamenti radiologici finalizzati a tenere monitorata il più possibile la situazione. Se la diagnosi è dubbia si prevedono ulteriori accertamenti. La messa a regime è stata preceduta da un progetto pilota condotto su 38 pazienti. Al termine è stato stilato il protocollo che oggi costituisce la struttura portante e definitiva del progetto.
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