Riccardi incontra i sindaci e li tranquillizza: «Il Cro? Investiti decine di milioni, saremmo pazzi a chiudere tutto»

«I problemi esistono, ma solo con progetti sostenibili possiamo affrontarli. L’ufficio reclami non mi interessa, non perdo tempo»

Martedì 30 Maggio 2023 di Loris Del Frate
Riccardi incontra i sindaci e li tranquillizza: «Il Cro? Investiti decine di milioni, saremmo pazzi a chiudere tutto»

PORDENONE - I problemi della sanità sul territorio ovviamente non sono stati risolti, del resto sarebbe stato veramente impensabile sperare che nel corso di un incontro di metà pomeriggio si potessero trovare tutte le soluzioni che i sindaci, nel corso della Conferenza di due settimane fa avevano avanzato. Certo è che l’incontro con l’assessore alla sanità, Riccardo Riccardi che aveva convocato i primi cittadini della provincia di Pordenone dopo l’ampia astensione al piano aziendale, è senza dubbio servito prima di tutto a rasserenare l’ambiente dopo che anche i “pompieri” Markus Maurmair e il neo presidente della III Commissione, Carlo Bolzonello, avevano gettato acqua sul fuoco, poi anche a tracciare una strada per cercare di dare risposte alle problematiche evidenziate.

Su una cosa, però, l’assessore Riccardi è stato chiarissimo: le soluzioni da ricercare devono essere sostenibili. «All’ufficio reclami - ha tagliato corto l’esponente della giunta - o a pretese impossibili da mettere sulla carta, non intendo neppure rispondere per evitare di perdere tempo».


IL CRO DI AVIANO


«Questa giunta regionale e direttamente il presidente Massimiliano Fedriga hanno investito decine di milioni sul Cro di Aviano. Vi sembra possibile che oggi si decida di sbaraccare tutto? Mi pare che paure di questo tipo non abbiano proprio alcun senso». È sul Cro che l’assessore punta i riflettori, anche se lo fa solo verso la fine dell’incontro. E blinda l’istituto oncologico, anche se non definisce chi sarà alla guida del Dipartimento che sarà inserito all’Arcs. «Come avete visto, io non ho mai voluto intervenire nel dibattito che si è aperto sul Cro. Tutto legittimo, per carità, ma bisogna ricordare che ogni attacco al sistema e un peso che si accolla al sistema e che colpisce pazienti e professionisti». E a chi gli chiedeva se per curarsi dovrà andare a Milano visto che la protonterapia sarà attiva in tempi decisamente più veloci all’istituto lombardo, ha risposto in maniera diritta. «Lei potrà curarsi al Cro, come è accaduto sino ad ora, il ritardo sulla tabella di marcia per la Proton è di un anno e nopn di due. A Milano sono più avanti, ma quello è un istituto privato, con regole diverse e più veloci».


INVESTIMENTI


Per dimostrare l’interesse che questa amministrazione regionale ha dedicato alla sanità della Destra Tagliamento, Riccardi ha messo sul tavolo i dati. «Abbiamo destinato 325 milioni di investimenti a questo territorio su un milione che era l’importo complessivo. Il 32 per cento per il 25 per cento della popolazione. Non voglio sollevare polemiche o fare affondi irrispettosi con la precedente maggioranza regionale - è andato avanti - (chiaro il riferimento alla giunta Serracchiani) ma allora i milioni stanziati perm questa provincia furono 48 in tutto. Posso dire di più. Dei nostri 325 milioni ben 220 sono del bilancio stretto della Regione, segno che c’è stato un preciso riferimento e una diretta volontà. Lo ripeto: potete pensare che a fronte di questi numeri vogliamo smontare la sanità di questo territorio?».


MEDICI CHE MANCANO


«Penso che sul fronte del personale, medici in particolare, avremo davanti tre anni di passione dura per scelte che sono state prese in passato e che non hanno tenuto conto di diversi fattori. Oggi paghiamo il conto. Abbiamo una emergenza, questo è evidente e lo sappiamo. Da parte mia sono aperto ad ascoltare tutti e a cercare soluzioni con tutti, deve essere chiara una cosa: le proposte devono essere sostenibili. Dobbiamo fare il conto con quello che abbiamo, non con quanto ci piacerebbe avere. Se vuoi una cosa mi devi anche spiegare come farla. Del resto per quanto mi riguarda - ha spiegato ancora Riccardi - penso che il primo problema non siano le risorse economiche, ma il personale umano. Quella è la vera sfida che dovremo affrontare».


SANITÁ PRIVATA


«Mi accusano di aver privatizzato la sanità. Una cosa del genere é lontanissima dal mio pensiero e dalla mia cultura politica. Intanto mettiamo alcuni punti fermi: sul fronte fuga - attrazione di pazienti siamo ancora in attivo. A fronte di una media nazionale di privato che è pari al 17.2 per cento, la nostra sanità ha un 8.2 per cento. Tutte le regioni vicine a noi hanno percentuali decisamente più alte. Qui non c’è stata alcuna privatizzazione della sanità, ne mai ci sarà». Tutti contenti? Dalla sala nessun sindaco ha chiesto repliche, neppure quelli che sembravano i più combattivi. Segno che l’assessore con i suoi argomenti è riuscito a rassicurarli.

Ultimo aggiornamento: 06:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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