Si aggrava la crisi dei microchip: alla Savio torna la cassa integrazione, in Electrolux assunzioni a rischio

Giovedì 12 Maggio 2022 di Davide Lisetto
La Savio di Pordenone

Nuova ondata di forte difficoltà nell’approvvigionamento di componenti e schede elettroniche. Il perdurare del lockdown in Cina con il blocco della logistica e dei trasporti (in particolare a non partire dai porti cinesi sono le navi) oltre a causare rallentamenti produttivi sta mettendo a rischio anche le assunzioni. Che pure alcune aziende - come la Savio di Pordenone e la Electrolux di Porcia - potrebbero anche fare stando alla quantità di ordinativi che pure continuano a esserci.

Dopo diversi mesi in cui la situazione era un po’ rientrata attraverso approvvigionamenti alternativi e modifiche dei componenti stessi, alla Savio Macchine tessili di Pordenone torna la cassa integrazione. La storica fabbrica pordenonese è costretta a fermare la produzione (anche se non tutto lo stabilimento sarà coinvolto nello stop, così come gli uffici) per tre settimane dal prossimo 16 maggio. Poi scatteranno tre settimane di ferie collettive, anticipate rispetto agli anni scorsi.


NUOVO STOP


Alla Savio nelle ultime settimane il problema della mancanza delle schede elettroniche che non si trovano sui mercati internazionali con i microchip che sono fondamentali per la produzione delle macchine tessile che vengono prodotte costringe la società a calendarizzare tre settimane di cassa integrazione. A fermarsi sarà buona parte dell’area produttiva in quanto senza i microchip non si possono completare e consegnare le roccatrici che prendono la via dei mercati orientali e del Far East in particolare. Lo stop produttivo scatterà il prossimo 16 maggio e proseguirà fino al 6 giugno. Una minima parte della produzione rimarrà operativa per provvedere alle consegne già in essere. Così come il personale amministrativo degli uffici continuerà a lavorare. A fermarsi saranno invece tutti gli altri addetti alla produzione, diretti e indiretti. Così come gli ottanta lavoratori assunti con il contratto in somministrazione a termine (ex interinali) che sono stati assunti a scaglioni nell’ultimo anno. Dal 6 giugno la produzione riprenderà fino al 23 luglio: nel frattempo, infatti, la fermata consentirà di accumulare componenti elettronici per utilizzare in questo intermezzo. Le ferie proseguiranno fino al 15 agosto. Dalla metà di agosto in poi l’azienda conta di poter ricorrere a soluzioni alternative attraverso una modifica tecnica e un adeguamento dei componenti elettronici. In modo da essere pronti per ripartire con un margine di garanzia maggiore. E anche - è stato detto dalla direzione aziendale nel corso di un incontro sindacale che si è tenuto ieri - se le condizioni lo consentiranno e nel frattempo non si saranno sviluppati nuovi scenari a proseguire nelle assunzioni di addetti “interinali” visto che comunque la domanda del mercato è ancora piuttosto alta. Nonostante la guerra n Ucraina, l’inflazione e la situazione determinata dalla crisi internazionale sta cominciando a fare sentire un lieve flessione anche nel comparto del tessile. E la difficoltà nell’approvvigionamento delle schede elettroniche nelle prossime settimane potrebbe mettere a rischio le conferme contrattuali di un certo numero di operai alla Electrolux di Porcia. Dove la musica, rispetto alla Savio, è sostanzialmente a stessa. Anzi, il paradosso è lo stesso. A fronte d una richiesta che rimane ancora alta nel mercato degli elettrodomestici la multinazionale è costretta a ridurre la produzione con fermate degli impianti quasi settimanali. Questo comporta un inevitabile calo del budget dei volumi produttivi previsti (rispetto a un potenziale che potrebbe essere più alto) e dunque mette a rischio le potenziali assunzioni a tempo indeterminato degli addetti che sono stati assunti a inizio estate 2020, cioé subito dopo la ripartenza post-pandemia. Azienda e sindacato hanno previsto un incontro per valutare se vi siano margini di manovra per una proroga di un certo numero di addetti almeno per alcun mesi. In attesa di capre cosa accadrà sul fronte delle fornitore delle schede elettroniche.

Ultimo aggiornamento: 16:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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