Prenotazioni lumaca, verso il via libera agli over 55

Lunedì 3 Maggio 2021 di Davide Lisetto
Personale medico impegnato nella campagna di vaccinazione

PORDENONE - Prenotazioni a rilento nella fascia di età degli under 60 con patologie, l’ultima categoria le cui adesioni si sono aperte venerdì scorso. Chi si è prenotato è stato vaccinato negli ultimi due giorni. Ma tra venerdì e sabato sono andate a rilento anche le prenotazioni delle altre fasce d’età. È per questo che la Regione sta pensando di aprire le agende anche alla fascia di età tra i 55 e i 59 anni. Siccome l’obiettivo è di accelerare il più possibile verso quota diecimila iniezioni giornaliere in regione, il numero chiesto dal commissario Francesco Paolo Figliuolo, la strategia della Regione per il cambio di passo è quella di procedere ad aprire le agende per la fascia di età degli over55. O - come annunciato ieri da Figliuolo - a tutte le categorie under-60.


LE ADESIONI
Nella categoria delle persone con meno di 60 anni ma con patologie fino al primo maggio l’adesione era stata di circa 5.500 su una platea complessiva di circa 77 mila persone. Meno del 10 per cento: un dato che è rimasto sotto alle aspettative della Regione. E proprio per accelerare la Regione potrebbe anche decidere - vista la carenza delle dosi di AstraZeneca e di Johnson&Johnson - di somministrare i vaccini Pfizer e Moderna anche a chi ha un’età tra i 60 e i 79 anni senza particolari patologie. L’appello lanciato nelle ultime ore dal presidente Massimiliano Fedriga e dal vicepresidente Riccardo Riccardi è alle persone che non hanno ancora prenotato e che appartengono alla fascia di età che va dai 60 ai 79 anni. Nella fascia 60-69 anni l’adesione a ieri toccava infatti soltanto il 60 per cento della platea complessiva. Mentre tra i cittadini che hanno tra i 70 e i 79 anni la percentuale di adesione arriva al 75 per cento. Intanto sia ieri ma anche la giornata del Primo Maggio nei centri vaccinali si è lavorato sodo proprio in vista dell’incremento necessario per raggiungere gli obiettivi fissati con la gestione commissariale nazionale. Al palazzetto di San Vito al Tagliamento gli operatori sanitari hanno lavorato fianco a fianco con i farmacisti del territorio provinciale. Era la prima volta che accadeva. Una decina di farmacisti dell’Ordine del Friuli occidentale, dopo aver seguito nei giorni scorsi la parte teorica del corso di “vaccinatori” previsto dal ministero, ha svolto anche l’”esercitazione pratica” per l’abilitazione. Tra i farmacisti presenti a vaccinare per la prima volta anche il presidente dell’ordine Francesco Innocente. E nella veste di medico - spogliato dei panni di direttore sanitario dell’Asfo e responsabile regionale della campagna vaccinale - tra gli operatori e i volontari anche Michele Chittaro (nella foto sotto) che ha seguito personalmente la fasce del triage dei pazienti che via via arrivavano per il vaccino.
«Una macchina organizzativa ben oleata. È stata questa l’impressione avuta oggi nella prima giornata di collaborazione tra farmacisti, operatori sanitari protezione civile, e gli immancabili alpini a San Vito», ha affermato il presidente della III commissione consiliare Ivo Moras rimasto piacevolmente colpito nel vedere il servizio prestato. «È ammirevole l’impegno profuso da tutti - continua il consigliere regionale - sono rimasto stupito come tutti, anche la dirigenza, in una giornata di festa come il primo maggio, si siano resi disponibili nel dare una mano. Ho apprezzato come il direttore Chittaro sia sceso in campo nella sua veste di medico, dando anche una rassicurazione ai presenti». Intanto ieri i nuovi casi sono stati 24 (mai così pochi da inizio ottobre, 2.280 tamponi e 699 test rapidi eseguiti, percentuale di positività 1%) e tre i decessi in regione. Il bollettino, inoltre, segnala un caso di positività in un medico dell’Asfo.
 

Ultimo aggiornamento: 07:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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