Non vaccinati. Infermieri sospesi medici al lavoro. La beffa dei guariti

Domenica 13 Marzo 2022 di M.A.
Non vaccinati. Infermieri sospesi medici al lavoro. La beffa dei guariti

Gli infermieri che non si erano vaccinati contro il Covid ma che nel frattempo avevano contratto (e sconfitto) il virus, non possono comunque lavorare. Sono stati nuovamente sospesi dall'Ordine delle professioni infermieristiche del Friuli Venezia Giulia dopo uno scambio di documenti con il ministero della Salute.

I medici che sono nelle stesse condizioni, invece, sono tornati in servizio. E nonostante non si siano mai vaccinati, ora possono tranquillamente lavorare. Due interpretazioni diametralmente opposte da parte dei rispettivi Ordini professionali che ora rischiano - in regione - di creare una situazione di assoluta disparità potenzialmente esplosiva.


IL CASO

Nelle scorse settimane si è assistito a una nuova pioggia di sospensioni a carico di infermieri non vaccinati ma guariti dal Covid. Alcuni erano già tornati in servizio, contando sul super Green pass che si ottiene dopo aver superato la malattia. Ma subito dopo è arrivato il brusco stop dell'Ordine, che si è rifatto a una direttiva del ministero della Salute. «Il personale sanitario dev'essere vaccinato», recitava chiaramente la nota. Le sospensioni sono state più di un centinaio. L'Ordine dei medici, invece, agisce in modo totalmente opposto, aprendo di fatto una frattura nel sistema sanitario. «Chi non si è vaccinato ma è guarito dal Covid - risponde seccamente il presidente pordenonese dell'Ordine, Guido Lucchini - ovviamente può tornare a lavorare». Perché? La risposta apre un secondo fronte. «La malattia che hanno affrontato e sconfitto - è la spiegazione - ha dato loro un'immunità. Lo dice la scienza. Quindi non sono più pericolosi. Si tratta di tutelare un principio fondamentale: un paziente è in pericolo se il medico non è protetto, e la malattia pregressa dà questa protezione. Ciò che dice il ministero collide con le conoscenze scientifiche». Il risultato è che al momento gli infermieri non possono lavorare e i medici sì. E i camici bianchi in queste condizioni (non vaccinati ma guariti dal Covid) sono circa una sessantina, dieci solamente in provincia di Pordenone. Come si comporterà, ora, l'Ordine delle professioni infermieristiche? Il presidente Luciano Clarizia solo nelle ultime settimane è stato protagonista di molte sospensioni causate proprio da questo problema.


IL BOLLETTINO

Intanto in Friuli Venezia Giulia continua il lieve aumento di contagi rispetto alla settimana scorsa, ma allo stesso tempo - ed è il dato più confortante e più importante - continuano a calare i pazienti ricoverati per Covid negli ospedali della regione. Ieri sono stati segnalati 812 nuovi contagi (sabato scorso erano stati poco più di 600). Le persone ricoverate in terapia intensiva scendono a 8, mentre i pazienti ospedalizzati in altri reparti calano a 142. Per quanto riguarda l'andamento della diffusione del virus tra la popolazione, la fascia più colpita è quella 40-49 anni (15.54%), seguita dalla 50-59 (13,93%) e da quelle 20-29 (12,70%) e 30-39 (12,70%). Tre decessi: un uomo di 97 anni di Udine (deceduto in ospedale), una donna di 89 anni di Pulfero (deceduta in ospedale) e una donna di 81 anni di Sacile (deceduta in ospedale). Il numero complessivo dei decessi ammonta a 4.827, con la seguente suddivisione territoriale: 1.181 a Trieste, 2.299 a Udine, 919 a Pordenone e 428 a Gorizia. I totalmente guariti sono 292.952, i clinicamente guariti 204, mentre le persone in isolamento risultano essere 17.604. Dall'inizio della pandemia positive 315.737 persone con la seguente suddivisione territoriale: 68.579 a Trieste, 130.747 a Udine, 76.284 a Pordenone, 35.488 a Gorizia e 4.639 da fuori regione. Il totale dei casi positivi è stato ridotto di 4 unità a seguito di 4 test positivi rimossi dopo la revisione dei casi (uno a Gorizia, uno a Trieste, uno a Pordenone e uno fuori regione). Per quanto riguarda il Sistema sanitario regionale, sono state rilevate le seguenti positività: nell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina 5 infermieri, 2 medici, 2 operatori socio sanitari, 1 tecnico di radiologia, 2 tecnici di laboratorio; nell'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale 9 infermieri, 1 logopedista, 3 medici, 3 operatori socio sanitari; nell'Azienda sanitaria Friuli Occidentale 1 medico, 2 infermieri, 2 operatori socio sanitari, 1 amministrativo, 1 dirigente farmacista; nell'Irccs Cro di Aviano di 1 amministrativo. Relativamente alle residenze per anziani si registra il contagio di 25 ospiti e di 10 operatori.

Ultimo aggiornamento: 14 Marzo, 09:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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