L'ecatombe del Covid, in un anno il virus ha ucciso 2mila persone

Domenica 24 Gennaio 2021 di Marco Agrusti
In regione in un anno oltre duemila morti a causa del Covid
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PORDENONE - Novembre è stato il mese peggiore, con un eccesso di mortalità rispetto al 2019 che in provincia di Pordenone è schizzato al 37 per cento e in Friuli Venezia Giulia addirittura al 46,9 per cento. Aprile, il momento più duro della prima ondata, segue a ruota con un aumento della mortalità in regione del 21,1 per cento e in provincia di Pordenone del 24,4 per cento. Il dato è ottenuto confrontando il 2020 con l’ultimo anno “normale” della storia recente, cioè il 2019. E considerando che per quanto riguarda dicembre sono al momento disponibili solamente i decessi Covid, le stime devono fermarsi al penultimo mese dell’anno appena trascorso. Ne esce un quadro che fotografa l’impatto della pandemia sul territorio, con i due picchi di aprile e novembre a incidere abbondantemente sulla media finale. In Friuli Venezia Giulia a fine novembre i morti causati (direttamente o no) dal Covid-19 erano 863, mentre in provincia di Pordenone 184 da inizio pandemia. Un dato, questo, che copre quasi interamente la differenza tra la mortalità del 2019 e quella del 2020 nel Friuli Occidentale. Numeri decisamentre alti e che fanno capire subito quanto ha impattato la mortalità del virus in provincia di Pordenone in attesa di avere nel dettaglio il dato Comune per Comune.
IL CONFRONTO
Estendendo l’analisi a tutti gli undici mesi per i quali sono disponibili i dati comparati dell’Istat e dell’Istituto superiore di sanità, si evince come l’aumento della mortalità in Fvg nel 2020 sia pari all’8 per cento, con un’incidenza del Covid sul fenomeno superiore al 98 per cento, quindi pressoché totale. In provincia di Pordenone l’incremento è stato del 7,7 per cento, e anche in questo il caso è stato il Covid a determinare la salita della curva annuale dei decessi. Studiando l’andamento mese per mese, nella Destra Tagliamento il 2020 era iniziato con una riduzione dei decessi, a gennaio addirittura del 7,8 per cento. Dati stabili (+0,5 per cento)a febbraio, mentre a marzo si è saliti del 17,2 per cento rispetto al 2019. Il picco ad aprile, con il 24,4 per cento di morti in più. Nuovo calo a maggio (-5 per cento), risalita a giugno (+12,5 per cento), discesa tra luglio e agosto (media del 2,4 per cento) e poi è arrivata la seconda ondata, con un +10,6 per cento a settembre e un +10,3 per cento a ottobre, sino all’impennata già descritta di novembre. Proprio novembre, quindi, è stato il mese che ha colpito maggiormente sul fronte dei decessi, anche se resta da registrare ancora dicembre.
LA PANDEMIA
In altre zone d’Italia l’aumento della mortalità nel 2020 non è stato legato solamente alla pandemia. In Friuli Venezia Giulia e in provincia di Pordenone sì. È stato il Covid a far lievitare i dati. Non tanto a fine ottobre, quando la differenza tra i decessi del 2019 (2.836 in totale) e quelli del 2020 (2.689) era superiore al livello delle vittime Covid (87 da marzo a ottobre stesso), bensì a novembre. Nel penultimo mese dell’anno, infatti, l’impennata dei decessi legati alla pandemia ha fatto corrispondere l’aumento generale delle vittime all’aumento dovuto al Covid. A fine novembre i decessi nel Pordenonese erano già arrivati a quota 3.071, mentre il dato complessivo del 2019 (quindi compreso dicembre) si era fermato a 3.097 vittime. E negli ultimi 31 giorni dell’anno scorso il Covid è diventato ancora più aggressivo, portando il totale delle vittime in provincia a quota 384. In regione, invece, il 31 dicembre si contavano 1.642 decessi causati dal Covid. Rispetto al 2019 la regione ha contato 1.862 morti in più, che quindi sono praticamente tutti dovuti all’impatto del Coronavirus.
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Ultimo aggiornamento: 10:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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