PORDENONE - La campagna vaccinale per le terze dosi (oltre che per prime e seconde per chi non si è immunizzato finora) dovrà subire un’accelerazione nelle prossime settimane.
I PUNTI SUL TERRITORIO
Attualmente i poli vaccinali gestiti da Asfo sono cinque. Il più grande è quello del distretto urbano che, nell’agosto scorso, è stato trasferito dalla Fiera alla Cittadella della Salute. È proprio degli ultimi giorni l’intesa tra Distretto urbano e Comune per ampliare gli spazi che si sono mostrati troppo stretti per rispondere alla campagna della terza dose. Oltre agli ambulatori del piano terra della Cittadella sarà utilizzato (per i prossimi 5 mesi) anche il terzo piano della nuova struttura di via Montereale messo a disposizione dal Comune. A San Vito le vaccinazioni vengono eseguite (un paio di giorni la settimana) nei locali ospedalieri. A Sacile si è adottata la stessa linea: vaccini nei locali dell’Azienda sanitaria nel “plesso sanitario” di via Ettoreo. Così come avviene nei poli ospedalieri di Maniago e di Spilimbergo: punto che servono l’intera area pedemontana e montana del territorio. A questa rete pubblica potrebbero presto aggiungersi almeno un paio di hub vaccinali tra quelli che erano stati messi in funzione a inizio della scorsa primavera dopo un accordo tra Confindustria Alto Adriatico e le organizzazioni sindacali. Centri vaccinali che avevano l’obiettivo di “entrare” nelle zone industriali e facilitare la vaccinazione dei lavoratori delle fabbriche. Un sistema che potrebbe essere riattivato nel giro di poco tempo e diventare di servizio, non solo per i lavoratori, ma per l’intera comunità. Due di questi poli, Vallenoncello e Maniago, sarebbero in grado di essere operativi nel giro di poco tempo attraverso un accordo con la Regione. «Sono autonomi - spiega il presidente di Confindustria, Michelangelo Agrusti - in quanto funzionano con il personale medico della Cooperativa di cure primarie e con la Croce Rossa. Possono essere aperti a tutta la comunità, ma per farlo dobbiamo trovare l’intesa con la Regione. Credo non sia difficile e si potrà fare in poco tempo». Il polo di Vallenoncello è in grado di arrivare fino a otto postazioni. Un supporto non di poco conto, come lo è stato a inizio della campagna vaccinale.