Era la regione peggiore d’Italia, ora è diventata la migliore.
I NUMERI
Ogni 33 persone testate per la prima volta, una ha il Covid. Ci sono stati momenti, durante la seconda e la terza ondata, nei quali il tasso era schizzato anche al 50 per cento. Al secondo posto c’è la Provincia di Bolzano, anch’essa duramente colpita dalla terza ondata e a lungo in zona rossa, dove il tasso è del 3,6 per cento. Al terzo posto la Sardegna, con un tasso del 4,3 per cento. Il resto delle regioni trova ancora molti più contagiati in relazione ai casi testati. Significa che ora il Friuli Venezia Giulia il virus circola molto meno. La media nazionale, infatti, è al 14,4 per cento: una persona testata (con sospetto a monte) su sette è positiva.
L’ANDAMENTO
Giovedì la Regione riceverà dall’Istituto superiore di sanità la nuova bozza di monitoraggio. Non ci saranno dubbi: si rimarrà ancora in zona gialla. Anzi, l’incidenza dei nuovi casi sui 100mila abitanti si sta avvicinando, anche se l’andamento non è mai lineare e può cambiare, addirittura verso i numeri propri della zona bianca, cioè i 50 casi ogni 100mila residenti. Al momento la situazione parla di 80 contagi. Solo Molise e Umbria stanno meglio. Al Nord nessuno. Nell’ultima settimana sono stati segnalati in totale 966 nuovi casi di Coronavirus in regione. Per la prima volta dal 18 ottobre si è scesi sotto quota mille. Non era mai accaduto durante la seconda e la terza ondata. La settimana precedente i casi erano stati 1.314. È proseguita anche la discesa dei ricoveri, con le Terapie intensive occupate che sono calate a 32 letti e le Medicine a quota 211.
IL BOLLETTINO
Ieri in Fvg un altro dato giornaliero molto basso, con un tasso sui tamponi del 2,3 per cento. In regione sono stati rintracciati solo 51 casi di Coronavirus a fronte di poco più di duemila tamponi. Si ricorda che i test analizzati di lunedì sono quelli effettuati materialmente di domenica. In provincia di Pordenone sono stati trovati solamente quattro contagi. Undici quelli nel Friuli Centrale. Sono numeri irrisori rispetto a quelli di solo un mese fa. In netto calo anche la quota delle vittime: tre quelle conteggiate ieri, tutte localizzate in provincia di Udine. Nessun decesso in provincia di Pordenone. In lieve aumento, invece, la quota degli isolamenti, venti in più rispetto alla rilevazione precedente, mentre i guariti sono una trentina in più su tutto il territorio regionale. In un contesto ancora in attesa del completamento della campagna vaccinale, sono solo buone notizie.