Ecco i numeri che hanno salvato il Fvg dalla zona gialla: ma il pericolo tornerà tra una settimana

Venerdì 19 Novembre 2021 di M.A.
Un aperitivo in zona bianca
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Tre ricoveri. Tre soli ricoveri salvano il Friuli Venezia Giulia dalla zona gialla, che avrebbe rappresentato un altro triste primato a livello nazionale. La regione resterà ancora una settimana in zona bianca, di fatto senza divieti particolari. 
Oggi il ministero della Salute, dopo la cabina di regia del primo mattino, ufficializzerà la decisione.

Una tregua solo apparente, però, perché il livello di contagio ancora molto alto fa presagire il superamento della soglia già nelle prossime 24 ore, anche se gli effetti sul colore della regione si vedranno solamente (ed eventualmente) da lunedì 29 novembre. Quindi per ora ancora nessun limite nei bar e nei ristoranti, restano aperte le discoteche e rimane stabile la capienza per cinema, teatri, stadi e palazzetti. Non c’è l’obbligo della mascherina all’aperto. 


I NUMERI


Ieri in Friuli Venezia Giulia i ricoveri nelle Medicine Covid sono aumentati di undici unità. Si è passati da 178 a 189 posti letto occupati. La percentuale di saturazione ha toccato quota 14,8 per cento. Se avesse raggiunto il 15 per cento, ci sarebbe stato il passaggio in zona gialla, dal momento che gli altri parametri sono già peggiori. Le Intensive sono al 13,1 per cento (il limite è al 10) e l’incidenza è a quota 289 casi su 100mila abitanti (il limite è a quota 50). Per raggiungere il 15 per cento delle Medicine si devono superare i 191 ricoveri: al malato numero 192 si supera la soglia. Di fatto, quindi, la regione si è salvata per tre soli malati non gravi nelle Medicine. 
Ma la situazione resta seria. Si potrà vivere ad esempio il paradosso di veder trascorrere un venerdì caratterizzato dal superamento dei parametri ma senza lo scivolamento in zona gialla, dal momento che l’ultimo dato preso in considerazione a Roma resterà quello di ieri. E non è comunque un buon dato. L’Istituto superiore di sanità, infatti, nel suo report ha certificato una delle situazioni più serie di tutto il Paese. Al di là dei ricoveri, infatti, anche gli altri indicatori vanno molto male. In una settimana, quella che si è conclusa domenica scorsa, i contagi sono aumentati del 73 per cento rispetto ai sette giorni precedenti. L’indice Rt, che misura la crescita o il declino dell’epidemia, è ancora alto, a quota 1,45. Abbondantemente sopra il livello uno, che significa stabilità epidemica. I focolai attivi sono 1.100 su tutto il territorio regionale. Trieste è la provincia italiana con il più alto tasso di contagio: si parla di 638 casi su 100mila abitanti. Male anche Gorizia, terza dopo la provincia di Bolzano con 369 casi. La migliore della regione resta Pordenone, con 140 casi su 100mila abitanti sui sette giorni. 

Ultimo aggiornamento: 07:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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