L’andamento era purtroppo prevedibile. E soprattutto previsto, anche dagli esperti che avevano lanciato l’allarme nei giorni scorsi. La campagna per la somministrazione della quarta dose del vaccino contro il Covid inizia con il freno a mano decisamente tirato.
I NUMERI
Nessun assalto al vaccino, come invece era capitato anche in occasione dell’apertura delle agende per le terze dosi, almeno per quanto riguardava i più anziani. La possibilità di prenotarsi è stata ufficialmente aperta ieri mattina alle nove, ma alle 18 le adesioni non arrivavano nemmeno a quota 1.892 in tutta la regione. Nel dettaglio, si trattava di 1.597 ultraottantenni, di 37 anziani fragili contattati direttamente dalle Aziende sanitarie e di 258 cittadini considerati particolarmente vulnerabili. La stessa sensazione la si è avuta nelle farmacie: poche decine di prenotazioni, nessuna fila. La seconda dose booster interessa le persone che siano state sottoposte a booster da almeno 4 mesi (120 giorni) e non abbiano contratto l’infezione da Sars-CoV-2 dopo la somministrazione della prima dose booster. Nello specifico si tratta di cittadini di età superiore o uguale a 80 anni (nati nel 1942 o prima); ospiti dei presidi residenziali per anziani; soggetti vulnerabili di età superiore o uguale a 60 anni (nati nel 1962 o prima) che abbiano una patologia compresa nella lista allegata. I cittadini possono prenotare la vaccinazione con i consueti mezzi (call center, Cup, webapp, farmacie). Gli over60 con fragilità dovranno compilare il modulo che indica la patologia da cui sono affetti e portarlo con sé al centro vaccinale. Indipendentemente dal vaccino utilizzato per il ciclo primario e il primo richiamo, considerate le indicazioni fornite dalla commissione tecnico scientifica di Aifa, sarà possibile utilizzare come dose “booster” uno qualsiasi dei due vaccini a m-Rna autorizzati in Italia (Comirnaty di BioNTech/Pfizer e Spikevax di Moderna).