Vaccini, scatta la fase di massa ma il sistema delle prenotazioni prima va in tilt e macina record. Già 27mila appuntamenti

Mercoledì 24 Marzo 2021
La coda in una farmacia
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PORDENONE - Scatta la corsa al vaccino per le persone fragili e gli anziani senza patologie tra i 75 e i 79 anni.

In poco più di un'ora, dall'apertura delle agende, già mille prenotazioni, che in mattinata sono diventate 27mila. Ma nel Pordenonese il sistema è andato in tilt per le troppe richieste. Lunghe code di fronte alle farmacie già prima dell'orario di apertura. Molte persone sono state rimandate indietro perché il sistema informatico al momento non è in grado di gestire le richieste. 

AGGIORNAMENTO

Il sistema di prenotazioni è ripartito alle 11.45.

I DETTAGLI

Nello specifico – spiega il vicepresidente Riccardi – le prenotazioni compiute dalle persone comprese nella fascia di età 79-75 anni sono state complessivamente 14.979. Di queste, 5.270 fanno riferimento all’area dell’Asugi, 5.308 a quella dell’Asufc e 4.401 a quella dell’Asfo. Per quanto riguarda invece i 12.076 soggetti vulnerabili che hanno prenotato la vaccinazione, 4.980 risiedono nel territorio di competenza dell’Asugi, 3.892 in quello di Asufc e 3.246 in quelle di Asfo. Per quanto riguarda invece le sedi di prenotazioni, 21.912 sono state effettuate nelle farmacie, 3.335 negli sportelli delle strutture sanitarie e reparti, 1.733 nei call center, 60 nelle strutture private e 15 presso i medici di medicina generale”. “I canali di prenotazione, seppur diversificati – aggiunge il vicegovernatore - hanno risentito di un aumento importante di attività nella prima metà della mattinata; ciò ha portato ad un temporaneo rallentamento del sistema di prenotazione in particolare delle farmacie, che però poi è stato risolto in breve tempo. Anche il call center è stato preso d’assalto e, nonostante le 120 linee di ingresso previste, i cittadini hanno dovuto attendere il proprio turno. Va comunque detto che comunque la macchina organizzativa delle prenotazioni ha retto bene e lo si evince dalle 27 mila prenotazioni di tutta la regione”. “Va infine ricordato – conclude Riccardi - che oltre a queste prenotazioni, le aziende stanno continuando a vaccinare gli ultraottantenni e le categorie della prima fase; l’introduzione di queste fasce aumenteranno di molto la quantità di inoculazioni giornaliere Friuli Venezia Giulia e tutta l’organizzazione si sta preparando ad affrontare e assorbire questa vaccinazione di massa”.

A UDINE

Aperto a Udine il centro vaccinale in Fiera. "Questo centro vaccinale è un simbolo dell'impegno profuso non solo dal Friuli Venezia Giulia ma da tutte le Regioni per portare avanti la campagna vaccinale che di fatto si poggia esclusivamente sull'organizzazione regionale". Lo ha detto il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, oggi all'inaugurazione del nuovo centro vaccinale massivo nel padiglione 8 dell'ente Fiera in via della Filatura a Martignacco (Ud), assieme al vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. Fedriga ha ricordato come le vaccinazioni anti Covid-19 stiano proseguendo "di fatto sulle gambe delle Regioni: il personale è regionale e la logistica di questi centri è in capo a noi". Un inciso ha riguardato il tema delle risorse umane: "avevamo chiesto un'implementazione considerando il fabbisogno di 600 operatori sanitari ma a livello nazionale, delle 300 unità promesse ne sono arrivate solo 50 - ha rimarcato Fedriga -. Quello che ci è garantito sono le dosi di vaccino che auspico ci vengano fornite a sufficienza". "Mettere sul banco degli imputati le Regioni - ha aggiunto - dopo lo sforzo che continuiamo a fare malgrado le molte difficoltà, pensiamo ad esempio alle modifiche legislative richieste per la semplificazione della somministrazione dei vaccini, mi sembra inaccettabile e lo farò presente in sede di Conferenza delle Regioni. La continua umiliazione delle tante persone che si stanno impegnando per portare avanti questa campagna vaccinale e per mettere in sicurezza i cittadini non può più essere accettata". A dettagliare sul centro di vaccinazione massiva è stato Riccardi che ha evidenziato l'indispensabilità dei siti vaccinali aperti nell'arco di queste settimane su tutto il territorio. "Sono strumenti indispensabili per rendere il più efficace possibile la somministrazione dei vaccini - ha detto -. Quello inaugurato oggi si inserisce all'interno di un sistema organizzativo testato in queste settimane in molte località del territorio a partire da Cividale del Friuli e che vedrà l'apertura nel fine settimana di un centro anche a Latisana; questo ci consentirà di offrire un'organizzazione puntuale per dare risposte alla comunità. L'auspicio è che il sistema sanitario, con un anno di fatica alle spalle, possa continuare come ha sempre fatto il suo imponente impegno". Riccardi ha anche auspicato una programmazione puntuale delle agende, tenuto soprattutto conto dell'apertura alle categorie della vulnerabilità e alle persone comprese fra i 79 e i 75 anni. Nel dettaglio, il centro è dotato di 14 postazioni di accettazione e 18 di somministrazione, che consentono di inoculare 2.000 dosi vaccinali al giorno. Oggi, primo giorno di messa in funzione dell'attività, ne sono previste 600 ma già da domani ne sono programmate un migliaio. L'obiettivo è di vaccinare sette giorni su sette. Il sito è immediatamente riconoscibile, privo di barriere architettoniche con un'attività di accoglienza fluida, agevolata da spazi generosi e percorsi in sicurezza senza creare assembramenti. Le tre parole che qualificando il centro, come è stato spiegato, sono: accoglienza, efficienza e sicurezza delle cure.

Ultimo aggiornamento: 19:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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