La crescita dei ricoveri inizia a preoccupare.
IL QUADRO
Ieri altre quattro persone sono entrate negli ospedali del Friuli Venezia Giulia a causa del Covid: una in Terapia intensiva e tre in Area Medica, portando il totale a 22 malati nelle Medicine e a quattro in Rianimazione. Le percentuali di occupazione sono al 2,3 per cento nei reparti gravi e all’1,7 per cento in quelli a media intensità. «Da gennaio a luglio - ha spiegato ieri il vicepresidente della Regione e assessore alla Salute, Riccardo Riccardi - abbiamo vaccinato in Friuli Venezia Giulia 553mila persone di cui si sono ripositivizzate solo 557, pari allo 0,1 per cento. Di questi, gli ospedalizzati sono 39, pari allo 0,007 per cento. Un dato questo che dice molto sull’importanza di vaccinarsi e che aiuta a dissipare molte perplessità». I ricoveri attuali, infatti, sono riferiti a persone non vaccinate: soprattutto cinquantenni, sessantenni e settantenni che non si erano protetti in tempo per evitare l’infezione e le conseguenze più dure del Covid. L’aumento dei casi settimanali è importante, ma ora inizia a preoccupare anche la crescita della malattia, che sta colpendo non come nelle peggiori ondate ma che è comunque protagonista di una curva in salita.
CONTROMISURE
Non si può più aumentare la capienza degli ospedali, è un’operazione già compiuta prima della seconda ondata e durante la terza. È stato raggiunto il limite. Non si può nemmeno contare su una terapia ormai standardizzata. In poche parole, bisogna correre come non mai sul fronte delle vaccinazioni. E in questo senso ieri il vicepresidente regionale Riccardo Riccardi ha fissato l’asticella. «L’obiettivo - ha detto - è quello di arrivare almeno a 900mila cittadini del Friuli Venezia Giulia completamente vaccinati». Al momento si è vicini a quota 770mila. Centrare il target imposto dalla Regione significherebbe coprire il 75 per cento della popolazione generale, e più dell’80 per cento se invece si considerano solamente i residenti che hanno più di 12 anni d’età, dal momento che i bambini da zero a 12 anni non possono ancora ricevere alcun vaccino. In poche parole, serve un altro colpo di reni tra agosto e settembre, un dieci per cento in più di copertura vaccinale che può essere raggiunto solamente a patto di veder ancora salire l’adesione tra la popolazione. Da venerdì entrerà in vigore il green pass allargato, una misura che va proprio in questa direzione. Sarà una corsa tra vaccini e ricoveri.
