Vaccini nelle fabbriche, quattro maxi-poli nel Pordenonese: ecco dove sono e da quando saranno attivi

Giovedì 22 Aprile 2021 di Davide Lisetto
La firma del protocollo operativo con il ministro Gelmini

PORDENONE - Procede a grandi passi l’operazione “Vaccinati in fabbrica”: Confindustria Alto Adriatico e organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil stanno organizzando la campagna che vedrà arrivare la vaccinazione dentro le fabbriche del territorio. Partita con la firma patto regionale siglato lo scorso 14 marzo a Pordenone (alla presenza anche del ministro degli Affari regionali) nelle ultime due settimane l’operazione ha svolto la prima fase, quella della raccolta delle adesioni delle aziende. 
I PRIMI NUMERI
A ieri le imprese che avevano già aderito sfioravano le trecento unità. Per un numero complessivo di circa 28 mila lavoratori sono per la provincia di Pordenone. Numero al quale va sommato quello degli oltre 12 mila dipendenti di imprese della Venezia Giulia. Nelle circa trecento realtà produttive che hanno aderito vi sono molte delle imprese più grandi e dei gruppi industriali del territorio. Sono comunque numeri che crescono giorno per giorno in quanto la fase di adesione proseguirà ancora nelle prossime settimane. Intanto, già per la prossima settimana è previsto un vertice con la Regione per fare il punto - come da richiesta della gestione commissariale nazionale guidata dal generale Francesco Paolo Figliuolo - proprio sui dati di adesione alla campagna vaccinale nelle fabbriche. Tornando alla “logistica” e all’aspetto propriamente organizzativo della campagna le aziende più grandi e strutturate che hanno la disponibilità di spazi adeguati organizzeranno il punto vaccinale al proprio interno. Le realtà più piccole potranno confluire in alcuni centri che Confindustria sta organizzando sui territori. Nella Destra Tagliamento saranno allestiti quattro hub che serviranno altrettanti poli industriali del territorio. L’hub di riferimento - allestito, anche sulla base delle indicazioni del Dipartimento di prevenzione dell’Asfo, su modello di quello operativo già da settimane nella Fiera di Pordenone - sarà quello dell’area Ex Séleco a Vallenoncello. Un secondo polo nascerà invece nell’area dell’Iterporto: una zona che consente di operare su ampi spazi e con la possibilità sia di facile raggiungimento e con ampia possibilità di parcheggi.
SUL TERRITORIO
Altre due aree per le immunizzazioni delle fabbriche saranno realizzate all’interno della zona industriale del Ponte Rosso di San Vito e nell’area del Nip di Maniago a servizio delle aziende dell’intera area pedemontana, quindi anche dello spilimberghese. Inoltre, secondo la “mappa” geografica delle vaccinazioni Confindustria Alto Adriatico replicherà il modello di hub di Vallenoncello anche nella Venezia Giulia. Oltre a questi punti sarà organizzato anche un mezzo mobile, una sorta di “camper del vaccino” che girerà sul territorio a servizio di gruppi di piccole imprese dislocate in aree territoriali omogenee che lo richiederanno. Il servizio sarà organizzato con la Cri regionale e con la Cooperativa dei Medici di cure primarie. Inoltre, nell’operazione un ruolo fondamentale lo avranno gli Opp, gli organismi paritetici imprese-sindacato costituti nel 2020 per gestire l’emergenza Covid. Oltre ai singoli comitati Covid presenti all’interno delle aziende.
IL PRESIDENTE 
«Siamo anche pronti per partire - spiega Michelangelo Agrusti, presidente di Confindustria Alto Adriatico - con una campagna di spot informativi sui media.

La campagna è rivolta a tutte le imprese del territorio, non soltanto a quelle associate. Ed è fondata su una gestione congiunta tra noi e le organizzazioni sindacali territoriali. È il compimento di un percorso iniziato un anno fa e che, a marzo, ha portato all’accordo regionale che ha fatto da apripista del protocollo nazionale di Confindustria».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci