Covid, senza i vaccini il doppio dei malati in Intensiva: il confronto tra terza e quarta ondata

Sabato 5 Febbraio 2022 di Marco Agrusti
Una terapia intensiva
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Senza il vaccino, quindi più o meno nelle stesse condizioni in cui ci si trovava esattamente un anno fa (allora l’antidoto era stato somministrato solamente agli operatori sanitari e si stava iniziando la campagna nelle case di riposo), e con l’arrivo della variante Omicron, sarebbe stato impossibile far fronte ai malati negli ospedali.

E si sarebbe impennata anche la curva dei decessi. A dirlo è un semplice confronto tra il momento più duro della terza ondata, quella dovuta alla variante inglese, e il picco registrato in Friuli Venezia Giulia qualche giorno fa. 


IL PARAGONE


A marzo del 2021 la terza ondata aveva colpito il Friuli Venezia Giulia con una violenza mai vista prima. Non esisteva ancora il ceppo Delta e la “colpa” era tutta della cosiddetta variante inglese. Il picco di casi, allora, era stato toccato il 18 marzo, quando in regione erano stati rilevati 1.058 nuovi contagi. La quarta ondata, invece, ha raggiunto il livello massimo il 22 gennaio scorso, con 5.876 casi in un solo giorno. Quindi quasi sei volte di più rispetto alla terza ondata, quella causata dalla variante inglese nella coda dell’inverno 2021. Ma il paragone più lancinante è quello che riguarda la situazione vissuta (oggi e allora) negli ospedali. Il picco dell’ondata attuale, grazie alla copertura vaccinale ormai importante in tutta la regione, si è fermato a 43 pazienti gravi in Terapia intensiva (su 175 posti disponibili) e 519 persone in Area medica. Nel marzo del 2021, invece, si era arrivati a quasi 700 pazienti (680 durante il picco massimo) nei reparti di Medicina Covid e addirittura a 86 pazienti gravi nelle Terapie intensive della regione. A conti fatti, quindi, nonostante un contagio quasi sei volte più alto a causa della capacità diffusiva di Omicron, l’occupazione delle Terapie intensive è risultata dimezzata ed è stato sensibile anche il calo dei pazienti riccoverati nei reparti ordinari. 

Ultimo aggiornamento: 16:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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