Il Fvg chiude: scuole medie e superiori a distanza, zona arancione scuro a Udine e Gorizia, weekend blindati. Ecco tutte le misure

Mercoledì 3 Marzo 2021 di Marco Agrusti
Il presidente Fedriga annuncia le chiusure
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PORDENONE E UDINE - Un sacrificio pesante, ma limitato nel tempo per poi “risorgere” ad aprile, quando «la situazione sarà in miglioramento».

E ancora, la promessa di «riaprire appena possibile e la maggior parte dei settori», perché «gli esperti attendono l’effetto della bella stagione». Con queste parole il presidente Massimiliano Fedriga ha messo sul piatto dei suoi interlocutori l’argomento più complicato del suo mandato: la chiusura parziale della Regione a causa dei contagi, per la prima volta in autonomia rispetto al governo. E stamattina (mercoledì) annuncerà la stretta anche ai cittadini. 


I DETTAGLI
Saranno messe in campo tre azioni, mentre una quarta è incerta, anzi poco probabile. Nei fine settimana scatterà in tutta la regione la zona arancione per evitare “fughe” verso il mare o la montagna. Si dovrebbe partire già da questo sabato. In provincia di Udine e Gorizia da lunedì si passerà in arancione rafforzato, con bar e ristoranti chiusi e con gli spostamenti limitati al proprio comune di residenza e divieto di raggiungere le seconde case in un altro paese della regione. E poi la scuola, il nodo più difficile da sciogliere: si va verso una misura omogenea per tutto il Friuli Venezia Giulia, che prevede - da lunedì - il ritorno alla didattica a distanza al 100 per cento alle superiori e alle medie. Continuerebbe solamente la didattica in presenza all’asilo e alle elementari. La misura si applicherebbe anche alla provincia di Pordenone e a quella di Trieste, dove al momento i contagi non sono così aggressivi. «Vogliamo anticipare l’insorgenza di un problema ancora più grosso», ha sentenziato Fedriga. In ultima analisi si valuta anche una zona arancione unica in tutta la regione e indipendentemente dai fine settimana, ma al momento sembra l’ipotesi meno probabile. 


LO SCENARIO
Fedriga oggi varerà il provvedimento più pesante dall’inizio della pandemia. Chiederà «un sacrificio limitato nel tempo», perché le misure - nelle intenzioni - si estenderanno per il mese di marzo e non oltre. Ieri ha ascoltato sindaci, categorie, mondo della scuola, prefetti, sindacati. A tutti ha ripetuto un concetto: «Agiamo con forza adesso per arginare il contagio e ad aprile ripartiamo». Il timore, infatti, è che in base alle proiezioni in possesso della task force locale la regione si trovi anche la prossima settimana in zona gialla. Un ulteriore aumento del contagio farebbe rischiare al Fvg la zona rossa da metà marzo, e Fedriga vuole evitare il lockdown totale. Ecco perché si procederà alle chiusure selettive. Il Fvg oggi è al limite dei 250 casi ogni 100mila abitanti, che secondo il nuovo Dpcm farebbe scattare la chiusura automatica delle scuole: al momento in regione i casi sono 236. 


IL QUADRO
I contagi, nella scorsa settimana, sono cresciuti del 57 per cento. In provincia di Udine del 71 per cento. Un’impennata da arrestare. «Il sistema di monitoraggio dovrebbe fotografare il reale andamento della pandemia, che non può essere quello di 15 giorni prima. Per questo, anche se la prossima settimana potremmo essere ancora in zona gialla, siamo chiamati a prendere delle decisioni - ha annunciato - che ci consentano di contenere la diffusione in particolare della variante inglese che sta circolando», ha detto il vicepresidente Riccardi. 


REAZIONI
Qualche malumore è stato espresso dai primi cittadini della provincia di Pordenone, e il tema è stato quello della chiusura delle scuole medie e superiori. Si temono infatti proteste da parte dei genitori, dal momento che il territorio ad oggi è tra i meno colpiti nella nuova ondata. L’intenzione della Regione, però, è quella di anticipare una possibile seconda impennata anche nelle zone meno in difficoltà. «Fedriga si smarchi subito dalle contestazioni degli altri presidenti di Regione e faccia assumere alla nostra Regione una posizione responsabile e collaborativa al fine di fermare con la maggiore efficacia possibile l’avanzare dei contagi», ha concluso invece il capogruppo dei Cittadini, Tiziano Centis, che ha partecipato alla riunione di ieri. 

Ultimo aggiornamento: 11:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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