Il green pass rischia di cancellare le sagre appena "risorte": ecco quelle in bilico

Sabato 31 Luglio 2021 di Marco Agrusti
La sagra dei osei a Sacile
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PORDENONE - Proprio quando sembrava che anche il mondo delle sagre potesse finalmente rialzarsi, è arrivata la norma sul green pass.

E qui non si parla della condivisione o meno della ratio alla base della regola, ma delle oggettive difficoltà di tradurre l’idea in pratica. Come fare, ad esempio, per imporre il green pass in un evento che coinvolge tutto un paese e che si svolge lungo le strade dello stesso? E ancora, chi sarebbe chiamato a controllare? Sarebbero gestibili code interminabili e varchi sigillati? Domande al momento senza risposta, che però stanno già rischiando di togliere di nuovo l’ossigeno al mondo delle sagre. A serio rischio, ad esempio, ci sarebbe la Macia di Spilimbergo, la rievocazione storica che colora il centro della cittadina del mosaico. In queste ore sono in corso riunioni urgenti degli organizzatori: pesa proprio il green pass e potrebbe saltare tutto. 


IL PROBLEMA


Un palazzetto, uno stadio, un bar, un ristorante: tutti luoghi relativamente semplici da monitorare. Sono spazi delimitati. Un intero paese è qualcosa di nettamente diverso e le principali manifestazioni dell’estate prevedono proprio la penetrazione nel tessuto urbano. Medioevo a Valvasone, Sagra dei Osei a Sacile, la stessa Macia. Sono giorni di fibrillazione in attesa di indicazioni da parte della Prefettura, che però ancora non ha ricevuto circolari dal governo. «Lunedì - spiega il sindaco di Sacile, Carlo Spagnol - avremo un incontro con gli organizzatori della Sagra dei Osei, che ci presenteranno il piano di sicurezza. Si parlerà ovviamente anche del green pass, ma confesso che ci sono ancora molti punti oscuri». La Sagra dei Osei non è più a pagamento. L’ingresso è libero e Sacile è grande. Se l’indicazione fosse quella di chiedere il green pass per il solo accesso alla manifestazione, allora sì che sarebbe un problema. Un nodo che ad esempio ha già fatto gettare la spugna agli organizzatori del Medioevo di Cordovado. Se ne riparlerà in quel caso il prossimo anno. 


I DUBBI


Sia il sindaco di Valvasone Arzene, Markus Maurmair, che il collega di Sacile, Carlo Spagnol, pongono l’accento soprattutto su una difficoltà che supera tutte le altre. «Se una persona entra in paese durante il Medioevo - ha fatto notare Maurmair -, ma non intende prendere parte alla manifestazione ma solamente passare da un punto A a un punto B, deve esibire lo stesso il green pass? La stessa cosa vale per i residenti: se uno abita nella zona della manifestazione, come facciamo?». Problemi presi a cuore anche da Carlo Spagnol. «È forse il problema più grande, perché ancora non sappiamo a chi e in che occasione dovremo chiedere l’esibizione del passaporto sanitario». Tutti chiarimenti che dovranno arrivare a breve, ma anche se la linea fosse quella più morbida (ad esempio green pass solo per alcuni eventi o alcune sagre), le difficoltà sarebbero oggettive. 

Ultimo aggiornamento: 08:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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