Bar, ristoranti (al chiuso), palestre, cinema, teatri, piscine ed eventi: da oggi cambia tutto, anche il Friuli Venezia Giulia entra nell’era del green pass obbligatorio.
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In Friuli Venezia Giulia la popolazione residente con più di 12 anni di età (le persone di età inferiore non possono ancora immunizzarsi) conta un milione e 90.684 cittadini. A ieri hanno ricevuto almeno la prima dose 740.980 residenti. Tutti loro potranno andare al ristorante al chiuso, così come al bar, ma anche in palestra, in piscina, a teatro, a un concerto. Gli altri 350mila per ora no, a meno che non decidano di iniziare una routine fatta di tamponi oppure di vaccinarsi, come preferirebbero le autorità.
LE REGOLE
La certificazione dev’essere portata sempre con sé. Va esibita in caso di controllo, sia da parte delle forze dell’ordine che da parte dei gestori dei locali o delle attività economiche, i quali possono anche verificare i documenti. È valida sia in formato digitale che cartaceo. Le sanzioni, in caso di mancato rispetto della norma, va da 400 a mille euro. E da Ferragosto potrebbe essere obbligatoria anche per baristi e ristoratori, non solo per i clienti. «Siamo totalmente d’accordo», ha detto il presidente pordenonese dell’Ascom, Alberto Marchiori.
I TIMORI
Non tutto, però, sembra filare liscio, anche a poche ore dall’entrata in vigore del green pass allargato. Tra i baristi e i ristoratori, infatti, esiste una “fronda” minoritaria che negli ultimi giorni sta comunicando privatamente ai clienti di voler apertamente remare contro l’applicazione della norma, non richiedendo il green pass. «Non siamo controllori», è la motivazione addotta. Ma i controlli sono annunciati come immediati e capillari. E si rischia anche la chiusura del locale in caso di fatti gravi o di reiterazione dell’inosservanza. «Invieremo una comunicazione a tutti - spiega Fabio Cadamuro della Fipe -: pur se poco condivise, le norme devono essere rispettate. Le sanzioni sono alte».
INDICAZIONI
La certificazione può essere richiesta al sito www.dcg.gov.it, tramite il fascicolo sanitario elettronico del Friuli Venezia Giulia oppure attraverso l’utilizzo delle app “Io” e “Immuni”. Possono essere d’aiuto anche i medici di medicina generale, in grado di accedere al sistema informatico della sanità. Per facilitare i controlli, i gestori dei locali useranno una app in grado di riconoscere i certificati falsi.