Focolaio tra negazionisti, ritrovi di 25-30 persone senza protezioni. Il sindaco: «Inaccettabile». Ecco cos'è successo

Lunedì 12 Aprile 2021 di Marco Agrusti
Clauzetto visto dall'alto
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CLAUZETTO - Ritrovi e feste private anche con 25-30 persone al chiuso in piena zona rossa. Uno “zoccolo duro” fatto da cittadini che si autodefiniscono negazionisti, che non vogliono portare mascherine, rispettare le norme anti-contagio e nemmeno vaccinarsi.

E alla fine un maxi-focolaio che ha invaso il paese. Il caso scuote la regione e macchia la relativa tranquillità in cui vive ormai da settimane la provincia di Pordenone. È scoppiato a Clauzetto, comune soprannominato “Balcone del Friuli” che ora è il più colpito dal contagio di tutto il Friuli Venezia Giulia. 


Covid party


Con alle spalle le Prealpi carniche e di fronte la pianura pordenonese, Clauzetto ha solo 389 abitanti stabili. Da qualche giorno, 14 sono positivi al Covid e altri 11 in quarantena. L’indice di prevalenza calcolato dalla Protezione civile sull’ipotetica quota di mille residenti, è schizzato a 35,9. Non c’è nemmeno un paese in tutto il Friuli Venezia Giulia che si avvicini a questo dato. Il secondo comune più colpito della regione in relazione al numero di abitanti è Ravascletto, in Carnia, con 17,9 contagi ogni mille residenti. La differenza è abissale e testimonia come durante la picchiata della curva epidemica nel resto della regione, a Clauzetto stia avvenendo l’opposto. I numeri sarebbero già sufficienti a generare un caso di studio. Ma è l’origine del focolaio ad amplificare la gravità di quello che sta succedendo a Clauzetto. Il Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale, infatti, quando è stata chiamata ad intervenire per effettuare il tracciamento dei contagi si è trovata di fronte a una situazione paradossale. Annidata nella comunità del piccolo comune collinare c’è una “sacca” di cittadini negazionisti, persone che in sostanza rifiutano il concetto stesso di prevenzione e di difesa nei confronti del virus. «La composizione del maxi-focolaio - spiegano infatti gli esperti del Dipartimento - è prettamente intrafamiliare. Si tratta purtroppo di persone che si dichiarano contrarie alle mascherine e anche ai vaccini e che nelle ultime settimane hanno organizzato ritrovi composti anche da 25-30 invitati». Il tutto al chiuso, dove il contagio si diffonde in modo esponenzialmente più rapido e semplice. Il risultato? Da comune quasi Covid free, Clauzetto si è ritrovato al centro di un’emergenza. Localizzata sì, ma rumorosa a causa delle sue caratteristiche peculiari. E c’è anche un ultimo dettaglio che peggiora un contesto già al limite. L’unico cittadino di Clauzetto ad essere ricoverato in ospedale è il medico di base che assiste i residenti. È stato contagiato anche lui, anche se non fa naturalmente parte del nucleo dei negazionisti.

 
Il contagio


Flavio Del Missier, sindaco di Clauzetto, è costantemente aggiornato in merito all’evoluzione del focolaio. Commenta invece a fatica, ma non per questo rinuncia a farlo, l’origine dei contagi. «Purtroppo abbiamo tre-quatto nuclei di persone che si ritengono negazionisti. In questo momento non possiamo accettarlo. Da sindaco sono costretto ancora una volta a ricordare l’importanza delle regole. Dobbiamo tenere duro, perché stiamo per uscirne. Certi comportamenti non sono ammissibili». Un’altra polemica riguarda i proprietari delle seconde case, che non hanno partecipato alla campagna di test a tappeto promossa proprio a Clauzetto dall’AsFo. E si teme che la “fuga” possa contribuire a rendere l’analisi incompleta. Dall’inizio dell’emergenza il comune di Clauzetto ha pianto cinque cittadini vinti dal virus. 

Ultimo aggiornamento: 17:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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