Covid in Fvg, più di tremila friulani contagiati due volte: ecco i sintomi della seconda infezione

Domenica 16 Gennaio 2022 di Marco Agrusti
L'analisi dei tamponi
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Prima era rarità, un evento sfortunato.

Erano pochissime, le persone che nella storia ormai biennale della pandemia avevano avuto il “piacere” di conoscere il virus due volte. Perlopiù sanitari oppure ospiti delle case di riposo, dal momento che si trattava delle uniche due “popolazioni” regolarmente testate ogni tot giorni. Ed erano praticamente sempre casi asintomatici, scoperti solo grazie a uno screening martellante nei luoghi protetti. Poi però è arrivata la variante Omicron, e ha aggiunto un paragrafo diverso al libro della pandemia. Oggi reinfettarsi è nettamente più facile e l’immunità naturale, quella data dal contagio precedente, sembra calare in modo significativo di fronte alle capacità evasive del nuovo ceppo.


I NUMERI


Sono più di tremila, in tutto il Friuli Venezia Giulia, i casi relativi a persone che avevano già superato il Covid ma che si sono infettati una seconda volta. Lo testimoniano i report di cui è in possesso la task force regionale guidata dall’epidemiologo Fabio Barbone. «Abbiamo condotto uno studio recente proprio per capire come funzioni, sulle persone guarite in precedenza, il nuovo ceppo mutato», ha spiegato l’esperto. E in calce a questo studio, ecco la risposta. I due terzi delle 3mila persone reinfettate in Friuli Venezia Giulia hanno contratto la seconda infezione negli ultimi 15 giorni. Nemmeno nell’ultimo mese. Sono numeri altissimi, che corrispondono esattamente alla diffusione della variante Omicron sul territorio. È nota infatti la capacità del ceppo rilevato in Sudafrica e poi spostatosi praticamente in tutto il pianeta di “bucare” soprattutto l’immunità garantita da un’infezione precedente. Sono più di duemila, infatti, le reinfezioni delle ultime due settimane, contro meno di mille casi spalmati sui circa due anni precedenti. Un dato schiacciante. 

Ultimo aggiornamento: 15:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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