Covid in Fvg, ancora 145mila adulti senza vaccino: i ventenni invece sono tra i migliori d'Italia

Venerdì 1 Ottobre 2021 di M.A.
Un centro vaccinale

UDINE - Il Friuli Venezia Giulia finalmente si schioda dall’ultimo posto in classifica e si toglie l’adesivo scomodo di regione “no-vax”. 
Ma il problema resta aperto, dal momento che nelle ultime ore - dopo i picchi della settimana scorsa - l’adesione sta nuovamente rallentando, mettendo a nudo la vera quota di “irriducibili” che nemmeno il Green pass sul posto di lavoro (in vigore dal 15 ottobre) sembra riuscire a scalfire.

Il nodo resta più complicato da sciogliere nella popolazione adulta, dove circa 145mila persone non hanno ancora ricevuto il vaccino. 

I NUMERI

Dai 30 ai 69 anni spesso si è impegnati in un’attività lavorativa, dopo gli studi e prima della pensione. Ed è lì che sta il cuore del problema in Friuli Venezia Giulia. Si parte dai trentenni, con più di 13mila persone che mancano ancora all’appello da Trieste a Pordenone. Salendo di età e considerando i quarantenni, i non vaccinati crescono e arrivano ad essere circa 51mila. È la quota più alta in regione. Tra i cinquantenni dati simili, con circa 50mila persone senza nemmeno una dose del vaccino contro il Covid. Infine i sessantenni, con circa 30mila non protetti sulla platea generale. Fanno in totale circa 145mila persone apparentemente “introvabili”. Soltanto una parte va a comporre la platea di chi attende il suo turno e si è già prenotato. Il resto è “nell’ombra”. 

I SUCCESSI

Friuli Venezia Giulia nei primi cinque posti in Italia, invece, per quanto riguarda la “classe” dei ventenni. Il 77,8 per cento della platea è completamente vaccinato (cioè con due dosi), mentre l’8,4 per cento è in attesa solamente del richiamo. Uno sprint inaspettato che ha portato la regione nettamente al di sopra della media del Paese. Un altro (piccolo) successo è rappresentato anche dal fatto che nelle categorie degli adulti la regione abbia abbandonato il triste ultimo posto delle ultime settimane. La regione più indietro quanto a vaccinazioni è tornata ad essere la Sicilia, ma i dati del Friuli Venezia Giulia restano ancora preoccupanti, soprattutto nelle fasce d’età più impegnate nell’attività lavorativa. 

L’EVOLUZIONE

Intanto però la pandemia regredisce. L’indice Rt del Friuli Venezia Giulia è calato bruscamente, passando da 0,97 a 0,84. Sintomo di un ritmo nettamente calante della diffusione del virus. Nella settimana - la scorsa - presa in considerazione dall’Istituto superiore di sanità sono calati i ricoveri (sia in Intensiva che nelle Medicine) e i focolai (sia quelli nuovi che i cluster attivi). Crollata anche l’incidenza dei contagi ogni 100mila abitanti sui sette giorni: ora è a quota 33 casi, abbondantemente sotto il limite dei cinquanta. La zona bianca, mai davvero in discussione, resta sempre più salda. 

LA PRECISAZIONE

Gli approfondimenti compiuti da Insiel, in quanto società Ict in house della Regione, con il coinvolgimento dei partner per la gestione della sicurezza del sistema informatico regionale non hanno rilevato alcuna violazione da parte di hacker relativamente ai dati sanitari dei cittadini del Friuli Venezia Giulia o delle strutture sanitarie locali. Questo in seguito a un’inchiesta giornalistica che aveva parlato di un attacco con conseguente “fuga” di dati sanitari. «Ci sono stati attacchi ai centri di elaborazione dati (Ced) sanitari e regionali, ma ci sono state delle violazioni dei dati personali (data breach) circoscritte ad alcune piccole realtà, che sono state opportunamente denunciate al Garante e risolte senza alcuna gestione illecita dei dati», è stato spiegato. 

Ultimo aggiornamento: 07:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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