La mazzata del Covid peserà sulle famiglie: rette delle case di riposo verso l'impennata

Mercoledì 6 Aprile 2022 di Davide Lisetto
Una casa di riposo

 Case di riposo, tempo di drammatici bilanci post-Covid.

Le strutture per anziani - in qualche caso ancora alle prese con focolai da gestire e ospiti da tutelare - sono però alle prese anche con i conti da chiudere per l’anno 2021. Un anno che, dal punto di vista dell’emergenza sanitaria pandemica, è stato per i centri anziani decisamente più difficile rispetto all’anno precedente, il 2020 quando il virus cominciò a diffondersi e a fare le prime vittime tra gli anziani. Non sono poche, infatti, le case di riposo in tutta la regione Friuli Venezia Giulia che prospettano una chiusura dei bilanci in rosso. Una situazione molto pesante che costringerà (alcune lo hanno già fatto nel 2020 e in previsione i provvedimenti verranno replicati nel 2021) diversi centri per anziani ad aumentare le rette con l’aggravio dei costi per le famiglie degli ospiti. È per questo che le case di riposo hanno chiesto alla Regione che venga replicata la possibilità di avere i ristori e i rimborsi come era avvenuto per l’anno 2020. La Regione sta valutando come poter intervenire sulla base delle necessità e delle risorse.


I RIALZI


Non mancano i casi in cui gli importi delle rette sono stati ritoccati in maniera più o meno pesante: in alcuni casi la cifra è stata ritoccata con un incremento di uno o due euro al giorno, mentre in altri casi - dove i bilanci sono stati messi più in crisi dai contagi - si prevedono aumenti anche di quattro o cinque euro. Il 2021 ha visto infatti un effetto maggiormente impattante sulle casse delle case di riposo: il numero di centri e istituti in cui il virus è entrato costringendo a lunghe quarantene e al blocco degli ingressi di nuovi ospiti è decisamente maggiore rispetto all’anno precedente. Periodo molti lunghi con un numero elevato di posti letto vuoti si sono tradotti per le strutture in forti perdite e disavanzi. Da una parte la necessità di investire in sicurezza acquistando i dispositivi, rinforzando gli organici del personale e investendo nelle strutture per creare le aree no-Covid al fine di separare gli ospiti infetti da quelli non infetti. Dall’altro, il drastico calo delle entrate a causa del numero di ospiti spesso “decimati” e del blocco degli ingressi che ha caratterizzato lunghi mesi dell’anno scorso. Ogni posto letto vuoto in un anno si traduce in una cifra di circa 35 mila euro in meno per le casse delle strutture che ospitano gli anziani. E se per il 2020 la Regione ha stanziato oltre dieci milioni di euro per supportare le case di riposo in difficoltà con i propri bilanci per il 2021 ancora non c’è stata una decisione da parte di Trieste. Anche se pure sul 2020 l’iter procedurale affinché gli istituti possano incassare ciò che è previsto in base ai posti letto non coperti e alle spese affrontate per il Covid non è ancora concluso. Insomma, i soldi relativi al 2020 non sono ancora arrivati. I bandi, attuati dalle Aziende sanitarie dei diversi territori sulla base del decreto della Regione, scadranno infatti il prossimo 19 aprile. «Un tempo lungo - sottolinea Giovanni Di Prima, coordinatore dei direttori delle case di riposo di Federsanità Fvg, l’associazione che ricomprende le case pubbliche e le Asp regionali - che sta mettendo in difficoltà molte strutture. A ottobre 2021 la Regione ha richiesto i bilanci a tutte le case di riposo. Poi si è deciso di cambiare parametri relativamente ai rimborsi e si è scelta la strada dei bandi affidati alle singole Aziende. Speriamo che entro l’estate le risorse possano arrivare. Ma - aggiunge Di Prima - il vero problema è il 2021. Sono state molte di più in regione le strutture che hanno dovuto rimanere a lungo con tanti posti letto vuoti, una situazione molto più grave rispetto al 2020. Se a questo si somma poi che ultimi mesi dell’anno scorso e ancora di più quest’anno scontano la “botta” delle bollette energetiche quintuplicate. Abbiamo incontrato l’assessore alla Salute Riccardi al quale abbiamo illustrato le pesanti situazioni. Auspichiamo che la Regione possa replicare gli aiuti del 2020».


SOLDI RISPARMIATI


Per ciascun posto letto rimasto vuoto nelle case di riposo nel 2021 la Regione ha risparmiato 18 euro al giorno, il contributo previsto per ciascun ospite. «Quei soldi - sottolinea Federsanità Fvg - potrebbero essere trasformati in ristori». E sulla questione è intervenuto anche il consigliere regionale Pd Nicola Conficoni che ha presentato un’interrogazione. «A circa un anno e mezzo dalla presentazione delle prime domande i fondi del 2020 non sono ancora stati erogati. Inoltre è necessario che si faccia una ricognizione sui conti delle strutture per il 2021 e si mettano in campo nuove risorse. Le case di riposo sono in estrema difficoltà».

Ultimo aggiornamento: 16:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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