Una tre giorni in stile far west: il raduno country torna a casa e fa il botto

Domenica 11 Dicembre 2022 di Giulia Soligon
Il raduno country a Pordenone

PORDENONE - Musica, dj, ballo, gare e spettacolo tutto in stile far west. Si è conclusa ieri, 11 dicembre, con il tutto esaurito la tre giorni del Country Christmas, l'evento natalizio western ospitato al Padiglione 5 della Fiera di Pordenone.

Non importa che lingua parli o da dove vieni, bastano due passi country e la curiosità della cultura americana per portarti sulla pista più grande d'Europa (mille metri quadrati).

IL RITORNO
Dopo un paio d'anni alla Fiera di Cremona, la manifestazione è tornata finalmente a casa. Proprio qui è partito nel 2010 il grande viaggio western, diventato in pochi anni l'appuntamento più atteso per gli amanti del country style. «È un grande raduno, quest'anno abbiamo raggiunto le 8mila presenze. C'è gente che arriva anche da Sicilia, Lombardia e dalle vicine Slovenia e Croazia per salutarsi sulla pista da ballo e scambiarsi gli auguri di Natale» spiega Francesco Terrin, coordinatore area Marketing -Commerciale di Pordenone Fiere. «In passato avevamo le specialità western con i cavalli. Purtroppo la pandemia ha azzerato alcune cose, ma essere qui oggi è nuovo punto da cui partire per ricominciare questo percorso».

IL PRIMO BALLO
Per entrare nello spirito del mondo country si inizia con Electric slide, il primo ballo che «non puoi non conoscere» racconta il dj Christian Wolf. «Le coreografie sono composte da un minimo di 32 tempi fino a un massimo di 100, come quella di Rob Fowler, uno dei più importanti coreografi della Country Line Dance, che oggi abbiamo la fortuna di avere qui con noi». Dopo il riscaldamento, l'appuntamento in pista è per la Changing Dance, che ieri ha raggiunto un vero e proprio record. Questo ballo, che ha visto la partecipazione di oltre 200 persone, consiste nello scambio di partner dopo 32 tempi. Una danza che li ha tenuti impegnati per quasi dieci minuti e che si è conclusa con il giro di tutte le coppie.

IL COUNTRY STYLE
Ma per molti il genere folk statunitense è soprattutto un modo di vivere, fatto anche di texani ai piedi e accessori western, che i più attenti all'outfit hanno potuto arricchire nei vari stand d'abbigliamento del mercatino allestito all'interno del Padiglione. «Al di là della tecnica, puntiamo a divertirci e a stare insieme. Quando balliamo, dimentichiamo chi siamo e da dove veniamo» ricorda il maestro Edi Demartin della scuola ASD Dance e Fit Academy di Gorizia, che ha avvicinato molti giovani a quest'arte. Uno di questi è proprio Giulio Fioretto: «Pratico questa danza da dieci anni, poi sono andato in America e lì ne ho fatto una passione. Adesso veniamo qui a saltare un po' e ritrovare vecchi amici. Alla fine è bello perché ognuno nel ballo ci mette del suo». La pensa così anche Amos Vanon: «Balliamo per esprimere ciò che abbiamo dentro. Sono qui grazie al maestro Edi, ma mi alleno molto anche a casa guardando le videolezioni da Youtube». Il country non è di nicchia, supera le mode e vive soprattutto di condivisione. A coinvolgere Nicolina Radunkovic in questa passione è stato il fidanzato, «da anni balla country e alla fine ha coinvolto anche me. Ora abbiamo creato un gruppo con cui andare a ballare insieme».

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Ultimo aggiornamento: 17:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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