Rassegne jazz, concerti e spettacoli all'aperto; i teatri ripartono

Mercoledì 20 Maggio 2020 di Valentina Silvestrini
Il teatro Verdi di Pordenone riparte con la rassegna jazz
PORDENONE - Eventi “estivi” in sala e all’aperto, tra musica e prosa: i teatri regionali prendono la rincorsa per riportare un po’ di normalità, ipotizzando una mini programmazione da inventare da zero. Questo dopo l’autorizzazione contenuta nel decreto governativo per la riapertura al pubblico dal 15 giugno. Pubblico che si spera presente nei mesi di luglio e agosto: il Teatro Verdi di Pordenone tenta di ripristinare la rassegna Jazz Club da reinventare e riformulare in sala.
L'OBIETTIVO
«Il Teatro è pronto sotto il profilo della sicurezza e dei protocolli. Non vogliamo avere fretta, puntiamo a luglio con la rassegna jazz che stiamo ripensando» spiega Marika Saccomani direttrice del Verdi. Per garantire il distanziamento si potrà usare la sala grande (utilizzando 140 degli oltre 400 posti disponibili) ed eventualmente la prima galleria (per arrivare al massimo consentito di 200). Ad assorbire le energie - e preoccupazioni - sono però le nuove stagioni, che solitamente in questa fase dell’anno sono già definite. Sono ancora «pagine bianche da scrivere, non è possibile nemmeno fare scelte decisive e stipulare contratti» commenta Giovanni Nistri, presidente del Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Nei mesi di luglio e agosto «ipotizziamo dai 5 ai 7 eventi, uno a settimana, che organizzeremo all’aperto nell’area verde davanti al Teatro. Non saranno compagnie o formazioni musicali numerose, ma è una ripartenza. Rimarremo all’esterno perché il tetto di 200 spettatori in un teatro che ne tiene 1200 non avrebbe senso» conclude Nistri.
ERT
Si concentrerà sulla proposta musicale e sui concerti anche il circuito Ert (Ente regionale teatro) al lavoro per realizzare concerti nei mesi centrali dell’estate, con Carniarmonie e San Vito Jazz. «Stiamo lavorando a tutti i protocolli, spero di ripartire a ottobre con la prosa senza distanziamento. Il nodo è, come potranno recitare gli attori. In ogni caso, stare insieme anche a un metro di distanza, è già qualcosa» commenta Renato Manzoni, direttore Ert. A fare da filo rosso sono le difficoltà organizzative per la prossima stagione, con l’incognita se saranno ancora necessarie le misure di distanziamento sociale. Nel frattempo si fanno i conti con le perdite economiche, ancora non del tutto calcolabili. «Abbiamo perso la metà dei proventi derivanti da sbigliettamento» conferma Marika Saccomani, direttrice del Verdi. «Ci rincuora l’enorme affetto di pubblico. Della metà circa di chi aveva biglietti e abbonamenti che ci ha risposto, buona parte ha rinunciato al rimborso» conclude Saccomani. Mini rassegna estiva anche per i più piccoli, quella che a Piancavallo sarà proposta da Ortoteatro (che gestisce con Ert l’Aldo Moro di Cordenons e Pileo di Prata), da fine giugno: «Ci sono aspetti su cui stiamo chiedendo chiarimenti a livello nazionale nei tavoli tra associazioni di settore. Anzitutto la questione del rilevamento della temperatura. Non è accettabile venga delegato agli organizzatori invece che al silenzio assenso del pubblico come accade per le Messe religiose. Significa scaricare la responsabilità sugli organizzatori» conferma Fabio Scaramucci di Ortoteatro che invoca anche la necessità di aprire a gruppi familiari senza distanziamento.
TEATRO VERDI
Il primo segno di apertura e di ripresa lo lancia il Verdi di Pordenone che il 28 maggio proporrà il primo dei concerti “a sala vuota”, con la Nona di Beethoven nella trascrizione per solo pianoforte di Franz Liszt eseguita da Maurizio Baglini, pianista di chiara fama oltre che consulente del Teatro. Una data simbolo per i 15 anni dall’inaugurazione e giorno in cui si sarebbe dovuto assegnare il Premio Pordenone Musica. «Ci siamo messi a disposizione della città quale motore attivo della ripartenza per affiancare imprenditori e commercianti nelle azioni di rilancio e rivitalizzazione del centro. Affiancare pubblico e cittadini nel ritrovare la serenità e la vitalità. E soprattutto volevamo dare un segnale concreto di attenzione a una categoria che tuttora rischia più di altre di pagare un altissimo prezzo alla crisi causata dalla pandemia, perciò abbiamo deciso di offrire loro un palco» commenta il presidente Giovanni Lessio. Il concerto sarà diffuso sullo schermo che si affaccia all’esterno sulla pagina Facebook. Nelle settimane di lockdown ha realizzato l’offerta on demand, pubblicando diversi contenuti, che hanno raggiunto 80mila visualizzazioni. A plaudere all’iniziativa anche il sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani che ha apprezzato «il segnale concreto e simbolico di una città che vuole tornare a brillare» e Alberto Marchiori presidente di Ascom che si è detto «convinto che i nostri imprenditori sapranno mettersi in gioco»
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