Da Sacile al Connecticut, ma il sogno di Andrea è stato spezzato dal Coronavirus

Sabato 28 Marzo 2020 di Cristina Turchet
Da Sacile al Connecticut, ma il songo di Andrea è stato spezzato dal Coronavirus
SACILE - È partito da Sacile, dove abita, alla volta del Connecticut a gennaio con una valigia piena di sogni: oltre oceano lo attendeva il master in Business Administration con tanto di borsa di studio biennale.

L'emergenza sanitaria che sta attanagliando il pianeta, ivi compresi gli Stati Uniti, ha però interrotto il percorso. Forse se ne riparlerà ad agosto. Andrea Savio, 22 anni, attaccante in forza al Vigonovo, con trascorsi nel Pordenone, Liventina Gorghense e Fontanafredda, da giovedì è recluso in riva al Livenza. Per lui, come per tutti quelli che sono rientrati in Italia, ci sono 14 giorni di quarantena. Una misura preventiva per evitare il diffondersi del coronavirus.

È partito a fine girone d'andata quando il Vigonovo (Seconda categoria) era secondo, a 5 punti dalla prima. Se l'è ritrovato sempre secondo, ma con un gap di un solo punto. E adesso spera che «il campionato riprenda - dice -. Sono convinto che sarà così, sono un ottimista di natura. Sarebbe davvero un peccato che la stagione fosse finita qui. oltre al fatto che se tutto continua ad essere bloccato significa che quel maledetto virus la fa ancora da padrone».

Della temporanea esperienza negli States gli rimane impresso il fatto che «c'era molta meno consapevolezza del pericolo contagio rispetto a qui - sottolinea Andrea -. La gente ha cominciato a preoccuparsi seriamente solo quando sono state chiuse le scuole. In quel momento è stata corsa ai supermercati per comprare i viveri».
Non basta: «Non ho mai visto l'aeroporto di New York, così come quello di Roma, così desolatamente vuoti come al ritorno. Siamo stati sottoposti a una serie infinita di controlli, sia in partenza che all'arrivo, com'è giusto che sia. Adesso, confinato tra le mura di casa non vede l'ora «di tornare a giocare, ovviamente sempre con il Vigonovo, almeno fino ad agosto. Poi si vedrà». Un Vigonovo con cui è sempre rimasto in contatto: «I miei compagni hanno fatto una cavalcata strepitosa. Quando questo incubo sarà finito, tornerò a unirmi al gruppo per dare il mio contributo». E i gialloblu del presidente Stefano Pusiol si fregano le mani. Andrea, per capacità tecniche e visione di gioco è un lusso per la categoria. Da ottobre a dicembre, pur essendo impiegato a singhiozzo, è andato a segno 9 volte. Quasi un orologio svizzero che il Vigonovo si è ritrovato tra le mani quasi per caso. «In estate ricorda sapevo già che sarei voltato oltre oceano. Avevo bisogno di una squadra e una società che mi accogliesse temporaneamente per continuare ad allenarmi». Gli amici Lorenzo Ros e Luca Nadal, già agli ordini di mister Ermano Diana, hanno fatto da trade union per un matrimonio a suon di gol che adesso è destinato a continuare. Intanto, però, c'è da fare i conti con la quarantena e con il clima di incertezza che comunque aleggia anche nel pianeta calcio dilettanti.
Cristina Turchet
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Ultimo aggiornamento: 16:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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