Coronavirus, troppi casi in poche ore: Fedriga ferma tutte le attività all'aperto e domenica tutto chiuso, ecco l'ordinanza

Giovedì 19 Marzo 2020 di Redazione
Il presidente Fedriga e il vicepresidente Riccardi
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TRIESTE - Spostamenti non necessari, attività sportive all’aperto, passeggiate e anche tutte le attività commerciali ancora aperte, da ridurre al minimo: la Regione vara una stretta - un’altra - in anticipo rispetto alle decisioni del governo. Lo ha spiegato ieri il presidente Massimiliano Fedriga. L’alto numero di contagi registrato ieri e le segnalazioni che continuano ad arrivare da cittadini e forze dell’ordine a proposito di persone che ancora ignorano o tentano di aggirare i divieti, avrebbero convinto il leader leghista a mettere in pratica l’ennesimo giro di vite. Non sono ancora chiari i dettagli tecnici dell’ordinanza, ma inciderà nuovamente sulla libertà di movimento individuale. 

Ecco il testo dell'ordinanza: 
1. in attuazione del divieto di spostamento dal proprio domicilio, dalla propria residenza o dalla propria dimora, ad eccezione delle specifiche necessità normativamente individuate, nonché in attuazione del divieto di creare assembramenti in luoghi pubblici o aperti al pubblico, è fatto divieto di svolgere attività motorie o sportive, nonché di effettuare passeggiate o comunque di intrattenersi, in aree frequentate da più persone, con particolare riguardo a parchi pubblici o aperti al pubblico, giardini pubblici o aperti al pubblico, o altre aree che possano comunque attrarre la presenza di più persone contemporaneamente;

2. al fine di attuare la disposizione di cui al precedente punto n. 1, ai Sindaci è fatto obbligo di disporre la chiusura di tutti i parchi pubblici o aperti al pubblico, giardini pubblici o aperti al pubblico, o altre aree che possano comunque attrarre la presenza di più persone contemporaneamente;

3. a tutti i Cittadini della Regione è fatto obbligo di limitare i propri spostamenti esclusivamente alle strette necessità di lavoro, personali o di salute definite dalla citata normativa nazionale e di autocertificare tali necessità nelle forme dalla stessa prescritte, per l’eventuale verifica da parte delle competenti Autorità;

4. a tutti i Cittadini della Regione, nell’accedere agli esercizi aperti al pubblico per approvvigionarsi del necessario, è fatto obbligo di limitare l’accesso all’interno dei locali ad un solo componente del nucleo familiare, salvo comprovati motivi di assistenza ad altre persone.

5. la chiusura, nella giornata di domenica, di tutti gli esercizi commerciali di qualsiasi natura, fatte salve le farmacie, le parafarmacie e le edicole.

PULIZIA 
Una serie di raccomandazioni per la pulizia delle abitazioni private e negli spazi condominiali di uso comune è contenuta nella seconda parte della nota congiunta che Protezione civile regionale e direzione centrale regionale Salute hanno inviato ai sindaci del Fvg.
All'interno delle abitazioni è bene lavare frequentemente le mani, soprattutto, dopo essere rientrati a casa e dopo aver usato i servizi igienici, aver tossito, starnutito o soffiato il naso, usando acqua e sapone e, se non disponibili, disinfettanti per le mani a base idroalcolica (concentrazione di alcol pari almeno al 60 per cento);
è  bene pulire ogni giorno gli ambienti e i servizi igienici con acqua e un comune detergente; disinfettare con prodotti a base di cloro (candeggina) o, per le superfici che potrebbero essere danneggiate dall'ipoclorito di sodio, con alcol al 70 per cento.
Particolare attenzione va riposta alle superfici che vengono toccate con maggiore frequenza (maniglie, pomelli, pulsanti, tablet, tastiere, telefoni).
Dopo l'utilizzo, fazzoletti e tovaglioli di carta, guanti e mascherine vanno gettati nella raccolta indifferenziata indipendentemente dal materiale di composizione. I locali vanno aerati frequentemente.
Ancora: al rientro a domicilio si consiglia di togliere le scarpe utilizzate all'esterno e sostituirle con calzature a uso esclusivo degli ambienti interni dell'abitazione. A tale scopo conviene individuare un'area (scatola, ambiente interno o esterno) nella quale depositare le scarpe da esterno.
Per gli spazi condominiali di uso comune, Protezione civile regionale e direzione regionale Salute segnalano la massima importanza di una serie di precauzioni e norme comportamentali, a partire da una prioritaria: evitare di uscire, se non strettamente necessario. Occorre quindi evitare, per quanto possibile, di toccare le superfici soggette a maggiore contatto con le mani (maniglie, pomelli, interruttori elettrici, pulsantiere degli ascensori, finestre, porte, corrimano, ringhiere, muri) presenti negli spazi comuni. In caso di contatto è bene procedere immediatamente all'igiene delle mani con acqua e sapone o soluzione idroalcolica.
I mozziconi di sigaretta non devono essere gettati per strada ma, una volta spenti, vanno collocati negli appositi posacenere che si trovano accanto ai cestini portarifiuti oppure nei comuni cestini della raccolta indifferenziata. 
Raccomandata la pulizia frequente, negli spazi comuni condominiali, delle superfici che vengono toccate con maggiore frequenza (maniglie, pomelli, interruttori elettrici, pulsantiere degli ascensori, finestre, porte, corrimano, ringhiere, muri, etc.) con acqua e detergenti comuni e la successiva disinfezione con soluzione diluita a base di ipoclorito di sodio allo 0,5 per cento.

Infine, non vanno miscelati prodotti diversi (ad esempio varechina e ammoniaca); per superfici che potrebbero essere danneggiate dall'ipoclorito di sodio (interruttori, metalli) utilizzare soluzioni di etanolo al 70 per cento in volume.
 

Ultimo aggiornamento: 20 Marzo, 15:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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