Coronavirus, il Friuli solidale che tende la mano alla Lombardia

Giovedì 26 Marzo 2020 di Lisa Zancaner
Personale sanitario per l'emergenza Coronavirus
La grande generosità del Fvg non si ferma nemmeno di fronte all’emergenza che colpisce anche la nostra regione. Uno spirito di solidarietà nato 44 anni fa quando la terra tremò e il Friuli pianse tante vittime. Vittime che oggi piange la Lombardia, familiari e amici che questa regione accoglierà con lo stesso spirito ricevuto allora, nel momento dell’emergenza.

LA MEMORIA DEL FRIULI
Non dimentica Gemona, colpita allora e che oggi è pronta ad accompagnare per l’ultimo viaggio le vittime del Covid-19, le cui salme saranno trasportate dalla Lombardia anche in Friuli per la cremazione. «Mai avrei pensato che la nostra città, che tanti aiuti ha ricevuto ai tempi del terremoto anche da quel territorio, potesse restituire anche se in minima parte la solidarietà ricevuta in un’altrettanta situazione di profonda difficoltà» ha commentato il sindaco Roberto Revelant parlando della Lombardia. Le immagini dei mezzi militari che trasportano le vittime del Covid-19 dagli ospedali bergamaschi ha fatto il giro d’Italia. Arriveranno in 50 anche in Friuli, 20 a Gemona, altri a Cervignano, per la cremazione.

DAL TERREMOTO AL VIRUS
«È possibile immaginarsi, visto il grande cuore dei bergamaschi, che tra le 50 salme vi sia qualcuno che allora probabilmente 40enne raggiunse il Friuli per prestare il proprio soccorso al fine di superare l’emergenza del sisma del 1976 e che ancora oggi vogliamo ringraziare». Due regioni che si stringono nel dolore. «Gemona è con voi» dice oggi Revelant, come probabilmente disse Bergamo allora.

ABBRACCIO DI SPERANZA
Una città che trova aiuto in Fvg non solo per le lacrime, ma anche per la speranza, quella di vite che possono essere salvate. Come la paziente arrivata lunedì sera dall’ospedale di Bergamo, dato che le terapie intensive degli ospedali lombardi sono sature. Ma ancora una volta, il Friuli ha risposto alla chiamata accogliendo pazienti nei reparti intensivi delle sue strutture. L’ultima lunedì appunto, elitrasportata all’ospedale di Udine. «Il Fvg ha offerto la propria disponibilità ad accogliere presso le proprie terapie intensive questa paziente, la quarta proveniente dalla Lombardia», ha confermato il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. La paziente, in condizioni critiche e sottoposta a ventilazione meccanica, per maggiore sicurezza è stata posizionata all’interno di una barella ad alto biocontenimento. «Questo strumento – ha spiegato il responsabile dell’elisoccorso regionale, Giulio Trillò - di cui dispone anche la nostra regione, consente di aumentare la sicurezza del personale sanitario isolando il paziente contagioso dall’ambiente esterno». 

SPERANZA DI VITA
E ancora solidarietà sul fronte trapiani. Il centro trapiantologico di Udine (centro regionale) si è reso disponibile a prendere in carico pazienti critici in lista d’attesa dai centri in Italia che in questo momento hanno dovuto interrompere l’attività, in sostanza, considerate le difficoltà di Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna. L’altra sera è stato segnalato un donatore a Trento, ma le procedure di sicurezza, sempre più complesse per contenere i rischi di contagio, hanno ritardato la fase di prelievo, per cui è stata richiesta la collaborazione della Protezione civile del Fvg. «L’elicottero messo a disposizione della Protezione civile - spiega il coordinatore del Centro regionale trapianti, Roberto Peressutti - ha dato la possibilità di effettuare il trapianto di cuore su un paziente in attesa che, anche grazie alla riduzione dei tempi di trasporto, ha avuto una opportunità di riprendere la vita. In questo momento di criticità per il sistema sanitario, il contributo di tutte le strutture della rete regionale e nazionale risulta strategico e la collaborazione della Protezione civile Fvg è stata determinante per consentire il buon esito del gesto di solidarietà partito dalla famiglia del donatore».

Dall’inizio della pandemia a Udine  sono stati eseguiti 3 trapianti di cuore  e  4 di fegato. Messi in sicurezza anche i percorsi di cura per i pazienti in attesa di un trapianto di rene.
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