Coronavirus, venerdì la nuova ordinanza: resteranno limiti e mascherine al chiuso

Mercoledì 29 Luglio 2020 di Marco Agrusti
Il presidente del Fvg, Massimiliano Fedriga
TRIESTE - «Scegliamo ancora la linea della prudenza». Il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, mantiene alta la guardia nella lotta al Coronavirus. Lo fa apprestandosi a firmare la nuova ordinanza che entrerà in vigore sabato, quando sarà scaduto il provvedimento che terminerà la sua efficacia alle 23.59 di venerdì. «Il Friuli Venezia Giulia - ha detto - continua a presentare dati epidemiologici ottimi, ma non si può allentare la presa». Per questo anche dal 1 agosto resteranno in vigore tutti i limiti che oggi regolano le varie attività economiche. E anche la mascherina non scomparirà. 
I DETTAGLI
Si parte dalla protezione di naso e bocca. Il Friuli Venezia Giulia era stato tra i primi territori a introdurre l’obbligo di utilizzare la mascherina (sia all’aperto che al chiuso) durante la fase uno. Poi, sempre in anticipo rispetto alla maggior parte delle altre Regioni, era stato deciso un allentamento della stretta, con l’obbligo di protezione limitato agli ambienti al chiuso. Ma chi sperava in una rimozione totale della norma che impone l’uso della mascherina resterà deluso: confortato dal parere del comitato scientifico regionale, il presidente Fedriga deciderà di mantenere in vigore la norma attuale anche dopo il 31 luglio. Quindi mascherina obbligatoria in tutti i luoghi chiusi ma aperti al pubblico (a titolo solo esemplificativo negozi, bar, ristoranti, uffici pubblici) e facoltativa all’aperto quando è possibile mantenere la distanza interpersonale di un metro, altra misura che non sarà modificata dalla prossima ordinanza. 
ATTIVITÀ ECONOMICHE
Almeno per un altro mese, tutte le attività economiche ripartite dopo il lockdown dovranno rispettare le prescrizioni varate dalla Conferenza delle Regioni il 9 luglio. Fedriga ha scelto di non concedere alcun allentamento delle misure anti-contagio, come invece chiedevano alcune categorie, dagli organizzatori delle sagre ai gestori di piscine, palestre e centri sportivi. Gli eventi restano soggetti al contingentamento, con il limite di 200 persone al chiuso e mille all’aperto. Per organizzare una sagra bisogna ancora tenere traccia dei partecipanti per 14 giorni e limitare gli ingressi. Resteranno in vigore anche tutte le misure che guidano l’attività quotidiana di bar, ristoranti e negozi. Vale lo stesso per le spiagge, i centri benessere, le discoteche, le fiere e i congressi. Confermata la distanza di due metri (e non di uno soltanto) durante l’attività fisica non di contatto. La Regione ha scelto almeno un altro mese di prudenza, dal momento che le linee guida elaborate e modellate nei mesi successivi al lockdown hanno dimostrato di funzionare e di garantire un grado accettabile di sicurezza. 
Ultimo aggiornamento: 08:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci