Coronavirus, le gite saltate si devono pagare lo stesso: presidi "in guerra" con le agenzie

Mercoledì 4 Marzo 2020 di Marco Agrusti
Gite scolastiche
PORDENONE - Il Friuli Venezia Giulia ieri non ha vissuto l'ormai classica progressione geometrica del contagio da Coronavirus. Il tredicesimo caso positivo al test risale alla serata di lunedì, mentre ieri il 14mo infetto è stato il consigliere regionale del Pd Gabrovec, che rischia di mandare in quarantena anche Sergio Bolzonello. La situazione, quindi, è rimasta sostanzialmente stazionaria. È la forza dei numeri, che possono spaventare così come confortare. E quelli di ieri hanno concesso alla regione una tregua, nonostante il caso che ha colpito il Consiglio.
RICOVERATO
A fare da contraltare alla notizia positiva, c'è però il primo contagio da Coronavirus che ha richiesto il ricovero in ospedale. Il tredicesimo paziente malato in Friuli Venezia Giulia è un sacerdote che da anni ha la cattedra da docente al seminario arcivescovile di Pagnacco, alle porte di Udine. Ha partecipato a un convegno a Milano e si trovava già in isolamento, assieme a due perpetue, nello stesso seminario udinese. Negli ultimi giorni, però, ha manifestato i sintomi riconducibili al Coronavirus, come tosse e l'innalzamento della temperatura. Ora si trova ricoverato al Santa Maria della Misericordia di Udine, nel reparto di Malattie infettive. Le sue condizioni non sono particolarmente preoccupanti. La positività al Coronavirus del sacerdote, nato a Udine e residente a Basaldella di Campoformido, ha costretto però alla chiusura il seminario udinese. Trentacinque persone, che sono venute a contatto con il religioso, sono state automaticamente messe in quarantena. Una situazione simile a quella vissuta lunedì a Remanzacco, dove la positività di un assessore ha costretto all'isolamento domiciliare la giunta, i consiglieri di maggioranza, il segretario comunale e tre dipendenti dell'Ente. 
IN PROVINCIA
C'è poi un altro dato, che per la prima volta dall'inizio dell'emergenza riguarda solamente la provincia di Pordenone. Nel Friuli Occidentale ci sono 23 persone in isolamento domiciliare. Cosa significa? Innanzitutto certamente che al momento non sono positivi al Coronavirus. La maggior parte di loro hanno già effettuato il tampone, con esito negativo. «Sono in quella situazione - ha spiegato il vicepresidente della Regione, Riccardo Riccardi - perché sono entrati in contatto con persone risultate positive, sia in Regione che in altri territori, oppure perché provengono, per diversi motivi, dalle aree con la percentuale maggiore di contagiati». Nessun allarme, quindi, perché al momento la quota di contagiati in provincia di Pordenone è ancora ferma a zero. 
IL QUADRO
In Friuli Venezia Giulia, quindi, c'è una situazione che si può dividere in tre: i casi sviluppatisi a partire dal Ca' Foncello di Treviso, il piccolo focolaio di Udine, esclusivamente legato al famoso convegno del 20 e 21 febbraio che si è tenuto a palazzo Toppo, nel capoluogo friulano, e la correlazione del penultimo caso - quello legato alla positività del sacerdote del seminario di Udine - con un convegno di Milano. Gli esperti dei reparti di Infettivologia stanno lottando proprio su questi tre fronti, nel tentativo di limitare quanto più possibile la progressione del contagio. Per questo si rintracciano tutte le persone che possono essere entrate in contatto con i casi risultati positivi. E gli sforzi, almeno per ora, sembrano avere avuto un discreto successo nel contenimento del virus in regione. 
Marco Agrusti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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