Fedriga lancia la sfida al Governo: «Via la regola dei congiunti, libera circolazione per tutti»

Mercoledì 13 Maggio 2020 di Marco Agrusti
Il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga ha chiesto al Governo la libera circolazione di tutti i cittadini
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PORDENONE - L'asticella si alza ancora: il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, ieri ha condotto la partita sulle riaperture su un altro livello, includendo nel documento inviato al governo e che varrà quale programma per la ripartenza delle attività da lunedì non solo delle categorie economiche (negozi, bar, ristoranti, ecc) ma anche un aspetto cruciale: la libertà personale, unita a quella di movimento. E se da Roma dovesse arrivare un sì, da lunedì in Friuli Venezia Giulia potrebbe cadere anche la famosa autocertificazione
LA MOSSA
«Chiederemo al governo che, dal 18 maggio, venga permessa la libera circolazione a tutti i cittadini, senza il vincolo del grado di parentela, sempre nel rigoroso rispetto delle regole di utilizzo dei dispositivi di protezione personale e del distanziamento sociale - ha annunciato Fedriga -. Saranno proprio i comportamenti virtuosi tenuti dai cittadini e dalle attività economiche a determinare il successo delle riaperture e nella lotta alla diffusione del Coronavirus». La proposta he parte dal Friuli Venezia Giulia parte da un presupposto: come farebbero a convivere le autocertificazioni con la ritrovata possibilità di frequentare ristoranti, negozi e bar? Difficile anche solo immaginare di poter inserire tra le necessità un aperitivo, ma dal momento che i locali riapriranno, andrà da sé la possibilità di frequentarli. Per questo motivo Fedriga ha chiesto al governo di rimuovere gli ostacoli sulla strada della piena libertà personale, pur nella consapevolezza di un nuovo atteggiamento da mantenere in ogni situazione. La svolta, se dovesse andare in porto, riguarderebbe anche la possibilità di far visita agli amici, e non solo ai congiunti o ai cosiddetti affetti stabili.
La sensazione, però, è che su questo punto ci sia ancora da trattare: il governo, secondo indiscrezioni, sarebbe intenzionato a mantenere alcune limitazioni alla libertà di movimento sino al 1 giugno. Peseranno, come sempre, i dati epidemiologici del territorio. «La libera circolazione riguarderà anche i comuni che confinano con il Veneto - ha annunciato Fedriga -. Da alcuni giorni stiamo valutando insieme al presidente Luca Zaia le modalità per consentire a questi cittadini di muoversi senza restrizioni per motivi familiari e di lavoro». Infine un accenno ai confini con Austria e Slovenia, che Fedriga vorrebbe vedere riaperti.
PALESTRE E PISCINE
Le anticipazioni di ieri sono state confermate: nel documento che la Regione ha inviato al governo ci sono anche le piscine e le palestre. «Adesso è necessario dire alle aziende quali siano i comportamenti sicuri che devono essere garantiti all'interno delle attività. Con il rispetto delle prescrizioni - ha rimarcato Fedriga - si possono aprire al pubblico anche palestre, piscine, bar, ristoranti e altri esercizi. «Il primo ministro Conte ha comunicato che entro oggi, mercoledì 13 maggio, arriveranno le linee guida di Inail e Comitato tecnico scientifico che tutti saranno chiamati a rispettare - ha proseguito Fedriga -. Abbiamo fatto presente al governo l'importanza che questi protocolli di sicurezza arrivino rapidamente per consentire alle imprese di mettersi in regola prima di lunedì». La lettera di Fedriga contiene anche la richiesta di aprire gli stabilimenti balneari.
I DETTAGLI
Nessun dubbio, invece, sulla possibilità di riaprire negozi, bar e ristoranti già da lunedì. Cresce l'attesa per i documenti ufficiali che fungeranno da protocolli per la sicurezza, ma ormai sono già stati quasi tutti svelati. Mancano, ad esempio, ancora le linee guida per la riapertura di palestre e piscine. 
Quella di oggi, mercoledì 13 maggio, sarà una giornata importante, non solo per il probabile e auspicabile arrivo dei protocolli Inail sulla sicurezza, ma anche perché a Roma si prenderà visione dei dati sull'epidemia provenienti dai territori. Si tratterà del primo vero monitoraggio da quando sono stati stabiliti i criteri per le riaperture: sotto la lente ci saranno contagi, fattori di trasmissione del virus, posti a disposizione in Terapia intensiva e capacità di contenere eventuali nuovi focolai attraverso un'intensa attività di test sulla popolazione. Il Friuli Venezia Giulia dovrà presentarsi in splendida forma, perché data la mole di richieste presentate dal presidente Fedriga, il Comitato tecnico scientifico (più che il governo) sarà sull'attenti. 
Ultimo aggiornamento: 13:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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