Coronavirus, zero casi al Cro: riaprono gli ambulatori, pronte le tele-visite

Lunedì 4 Maggio 2020
Il Cro di Aviano è riuscito a tenere il virus fuori della porta
Coronavirus, a Pordenone Fase 2 non soltanto per il mondo delle imprese ma anche per gli ospedali. Con la fine del lockdown, da oggi 4 maggio anche nei poli ospedalieri del territorio pordenonese cambieranno alcune regole. E anche al Cro di Aviano ci si prepara per riavviare l'attività clinica e quella legata alle visite ambulatoriali che erano state sospese all'inizio del mese di marzo. Riavvio graduale e quindi con tempi di attesa che, salvo le urgenze sempre garantite, saranno dilatati - che avverrà all'insegna della massima cautela: il Centro di riferimento oncologico pedemontano proprio grazie alle rigide regole che si era dato fin dall'inizio dell'emergenza è riuscito a tenere fuori il virus e a non registrare nemmeno un caso di positività da Covid-19. Proprio per mantenere l'ospedale Covid-free la direzione generale dell'istituto ha annunciato che pur ripartendo l'attività delle visite rimarranno in vigore le stesse rigide regole di sicurezza sanitaria che hanno blindato i reparti dall'aggressione del virus di Wuhan negli ultimi due mesi.

REPARTI BLINDATI Per la tipologia di pazienti assistiti al Cro la priorità assoluta continuerà a essere la prevenzione del rischio infezione all'interno dell'ospedale. «Finora totalmente assicurata fa sapere la direzione grazie alle procedure di screening molto accurate e alla collaborazione registrata sia da parte del personale sanitario che da parte degli utenti». A garanzia dei reparti resterà dunque obbligatorio il triage (oltre all'uso della mascherina e del gel igienizzante per le mani) per tutti all'ingresso dell'istituto e anche il divieto di accesso ai visitatori dei pazienti e salvo in casi di comprovata necessità dei visitatori. Continuerà a essere impedito l'accesso a chiunque presenti qualcuno dei sintomi riconducibili al Covid-19. Sarà obbligatorio mantenere la distanza di sicurezza di 1,80 metri e dovranno essere rispettati gli assetti a scacchiera previsti nelle sale d'attesa degli ambulatori.

REGOLE PER LE VISITE Secondo il nuovo protocollo in vigore da questa settimana saranno rese prenotabili ed seguibili le prestazioni ambulatoriali con priorità urgente, breve e differita. Le altre prestazioni sanitarie saranno effettuate progressivamente a partire da quelle con esigenze cliniche più urgenti. Tutte le visite sospese in seguito all'emergenza saranno riprogrammate: i pazienti (che non potranno entrare accompagnati se non nei casi di necessità) saranno richiamati a casa dallo staff del personale dell'istituto per stabilire il nuovo appuntamento. Inoltre, sempre lo staff sanitario potrà richiamare al telefono il paziente il giorno prima dell'appuntamento per valutare lo stato di salute e verificare l'assenza di sintomi del Covid-19. Un filtro necessario a garantire i reparti del centro avianese di cura e ricerca finora rimasto al riparo dall'infezione. Per evitare assembramenti o sovrapposizioni nei momenti di attesa delle visite i pazienti saranno fatti entrare soltanto venti minuti prima dell'ora fissata per l'appuntamento con i medici specialisti. Alcuni volontari, nel rispetto dei protocolli di sicurezza, monitoreranno continuamente la situazione in modo da garantire che non venga mai superato il numero massimo di persone previsto nelle aree di attesa. Ma per l'immediato futuro visto che le regole di sicurezza anti-virus sono destinate a rimanere a lungo il Centro oncologico pedemontano si sta attrezzando per le tele-visite. «Non appena acquisita la necessaria tecnologia fa sapere sempre la direzione e formulati i relativi protocolli verrà promossa l'esecuzione di visite a distanza nei casi ritenuti idonei dal personale sanitario».
Le web-visite potrebbero così azzerare il rischio di contagio per quei pazienti che sono particolarmente esposti. 

 
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