Studenti ammassati e senza mascherina sui bus, sindaci furiosi: "Vogliamo più polizia"

Sabato 26 Settembre 2020 di Redazione
Studenti ammassati alla fermata del bus
PORDENONE - I controlli impossibili, sia a bordo dei mezzi che a terra, cioè sulle banchine delle fermate e delle stazioni di tutta la provincia. Le coperte corte rappresentate dai costi necessari a migliorare un servizio che però tutti chiedono sia migliorato. L’urgenza di mettere mano agli orari delle corse per evitare ritardi ormai cronici (un problema di cui si parla nell’articolo in basso). Sono i temi discussi ieri nel vertice tra i sindaci (presenti 25 tra primi cittadini e delegati dei singoli Comuni) e Atap. Un incontro urgente per provare a risolvere una situazione, quella del trasporto pubblico legato alla ripartenza delle scuole, vicina al tilt. E il problema più sentito, oltre a quello della dotazione dei mezzi da parte dell’azienda, è stato quello della sicurezza. 

L’APPELLO
Negli occhi dei sindaci ci sono ancora le immagini di qualche giorno fa, rimbalzate da telefonino a telefonino: studenti ammassati, alcuni senza mascherina, alla stazione delle corriere di Spilimbergo. Ma la stessa scena si è replicata in tutti i centri più affollati. Così, ieri, su impulso delle proposte lanciate dai sindaci di Spilimbergo e Valvasone Arzene, è stata chiesta una stretta sul fronte della sicurezza. «La Regione - hanno detto i due primi cittadini - ci deve aiutare. Come Comuni non ce la facciamo a controllare tutto. Gli agenti della polizia locale - ha rimarcato Enrico Sarcinelli, sindaco di Spilimbergo - sono stati dirottati alla stazione degli autobus dalle scuole, ma in seguito abbiamo ricevuto lamentele dalle scuole stesse. La coperta è corta e serve un aiuto». Un’idea spinta anche da Markus Maurmair (Valvasone Arzene): «È il momento di mettere a disposizione un fondo d’urgenza per implementare i servizi di sicurezza: i controlli sono fondamentali. Ho ricevuto io stesso delle foto di autobus pieni con a bordo ragazzi senza la mascherina». Dal canto suo, Narciso Gaspardo (presidente di Atap), si è difeso così: «Gli autisti - ha detto - non possono trasformarsi in controllori, almeno non in questo caso». E spesso chi non indossa la mascherina occupa gli autobus a due piani e sceglie i sedili più in alto, dove il controllo è praticamente impossibile. Le immagini delle telecamere interne arrivano sì alla centrale operativa di Atap, ma “pizzicare” tutti è impossibile. Così i sindaci chiedono aiuto alla Regione, affinché renda disponibile un fondo urgente finalizzato a garantire la sorveglianza. «E parliamo proprio di agenti di polizia locale», ha tagliato corto il sindaco di Spilimbergo. Non ci si riferisce a volontari difficili da reperire o a soluzioni-tampone rappresentate magari da istituti di sicurezza privati. Solo a Spilimbergo, ad esempio, all’Agraria ci sono novecento studenti. L’assembramento, se non gestito, è inevitabile. 

TESTIMONIANZE
La rappresentanza del Comune di Maniago ha poi portato all’attenzione del vertice un altro caso: «Ci sono studenti - è stato spiegato - che per riuscire comunque a prendere l’autobus si nascondono dietro ai sedili. In questo modo il sistema di sicurezza salta». Altri primi cittadini hanno parlato di «assalti agli autobus». 

LA FLOTTA
Atap attende ancora un rinforzo fatto di sette mezzi all’avanguardia. «C’è stato un ritardo di un mese e mezzo a causa della pandemia», ha specificato il presidente Gaspardo. La prossima settimana ne arriveranno cinque, che si sommeranno ai nove ricavati dal recupero dei bus prima destinati al noleggio turistico. Ma ancora non basterà. Gli autisti possono essere ricavati dalla controllata Sti, ma c’è sempre il tema dei conti dell’azienda da tenere in considerazione. «I bilanci - ha confessato Gaspardo - sono a soqquadro». Lunedì, all’incontro che si terrà in Regione, Atap farà presente all’Ente il fabbisogno legato alla flotta. «Capiamo il momento di difficoltà, ma l’approvvigionamento di nuovi mezzi è materia urgente. Chiediamo all’azienda di provvedere in tempi brevi a recuperare autobus dai privati in subappalto». La stessa richiesta è stata sottoscritta da Markus Maurmair, sindaco di Valvasone Arzene. Ma anche per subappaltare delle tratte serve l’autorizzazione della Regione. 
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