Coronavirus, la Prefettura sospende l'attività a 29 aziende di Pordenone

Giovedì 2 Aprile 2020
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PORDENONE - Sono 29 le ditte a cui è stata sospesa la produzione, da parte della Prefettura di Pordenone, in seguito al vaglio delle domande di prosecuzione dell'attività lavorativa in deroga al Dpcm sulla chiusura delle attività produttive.
La Prefettura ha costituito una Commissione, composta anche da Camera di Commercio, Regione, Confartigianato, Unione degli industriali e Comando della Guardia di Finanza, per verificare la legittimità delle istanze prodotte da ben 546 ditte che non rientravano nei codici Ateco già autorizzati dai provvedimenti governativi. Da quanto si è appreso, le 29 domande sono state bocciate dal doppio filtro costituito dalle Fiamme Gialle: il primo da parte del Comandante provinciale, colonnello Stefano Commentucci, che ha scartato già in Commissione quelle palesemente difformi al Dpcm; il secondo dai controlli che i militari hanno svolto nelle aziende successivamente, procedendo con la sospensione dell'attività dove non sono stati riscontrati i termini in relazione all'essenzialità della produzione svolta. Dalla Prefettura di Pordenone si apprende la necessità, da parte delle aziende che hanno la volontà di chiedere ulteriori autorizzazioni, di utilizzare unicamente la modulistica specifica messa a disposizione dall'Ufficio territoriale del Governo: ad oggi sono state richieste dalla Prefettura stessa anche 41 integrazioni documentali ad altrettante aziende, prima di autorizzarne la ripresa produttiva.
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