«Il consigliere comunale si registra per la seduta ma poi se ne va a bere una birra»

Martedì 23 Marzo 2021 di Alberto Comisso
Foto di 453169 da Pixabay

CORDENONS - Il comportamento di un consigliere comunale finisce sotto la lente di ingrandimento della civica Progetto Forza Cordenons e, in particolare, del suo capogruppo Adriano Ortolan. «A Cordenons, nel corso dell' ultimo Consiglio - va giù duro Ortolan - il consigliere Luca Bazzo, appartenente alla coalizione di maggioranza, formata da Lega e Fratelli d'Italia, dopo essersi registrato come partecipante si è permesso di allontanarsi in macchina e successivamente è stato visto bere una birra. Il tutto è stato filmato e registrato dalla diretta streaming. Un comportamento inaccettabile e vergognoso».

Ortolan rincara la dose: «In questo momento, in cui i cittadini sono chiusi in casa, preoccupati per il Covid-19 e con problemi di lavoro, è grave che un consigliere comunale, in questo caso appartenente alla Lega e rispondente al sindaco Andrea Delle Vedove, si permetta questo comportamento violando regolamenti ed etica civile e morale. Molto grave, inoltre, è che sia il presidente Andrea Gobbo (sempre della Lega) che il sindaco, pur vedendo in diretta quelle immagini, non siano intervenuti. Per bloccare questo scempio, durato alcune ore, si è dovuto aspettare l'intervento dei gruppi di minoranza che hanno chiesto con forza spiegazioni».


L'AFFONDO

Il capogruppo della civica ha chiesto che Bazzo si dimetta. «Come gruppo consiliare - precisa Ortolan chiediamo le dimissioni anche del presidente Gobbo perché, in modo grave, non ha svolto il proprio compito. Inoltre il sindaco chieda pubblicamente scusa per quanto fatto dal consigliere. Vorrei - conclude - l'immediato intervento delle istituzioni».


LA REPLICA

La questione, secondo Bazzo, è molto diversa dalla versione di Ortolan. Il consigliere leghista, tra l'altro, ha annunciato querele nei confronti di chi ha puntato il dito. «Quelle raccontate da Ortolan mette in chiaro Bazzo sono autentiche bugie. Per lavoro, lo stesso giorno del Consiglio, ho dovuto recarmi a Bologna. Quando è iniziata la seduta mi sono registrato e ho iniziato ad ascoltare, con attenzione, i punti all'ordine del giorno. Mi sono anche scusato, anticipando che il segnale internet, trovandomi in autostrada, sarebbe potuto saltare». Arrivato a casa, Bazzo ha continuato a seguire il Consiglio. «Alcuni familiari, tra i quali mio padre e mio nipote, mi stavano aspettando in taverna. Non vedo cosa ci sia di male se una persona, dopo una giornata di lavoro, si concede una birra con i suoi parenti più stretti».


CONTRATTACCO

Poi l'esponente leghista affila le armi. «Di fronte a certe illazioni la promessa di Bazzo non ho intenzione di stare zitto. Voglio andare fino in fondo per difendere l'onorabilità della mia persona». Sostegno al consigliere leghista è arrivato dal sindaco Delle Vedove: «Era via per lavoro e, nonostante questo, ha seguito il Consiglio dal telefonino: andrebbe apprezzato, invece è finito ingiustamente sotto attacco di una parte della minoranza che, priva di argomentazioni, è costretta a ricorrere alla macchina (mediatica) del fango».

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