Contagi, la provincia ha la percentuale più bassa, male il tracciamento

Venerdì 4 Dicembre 2020
Pordenone è maglia nera sul fronte dei tracciamenti
2

PORDENONE In un quadro pandemico che in regione è ancora serio, nonché di difficile interpretazione circa le evoluzioni nel futuro più prossimo, la provincia di Pordenone presenta la minore incidenza del contagio di tutta la regione. Una notizia decisamente positiva anche se è bene dirlo subito che il numero resta comunque alto anche rispetto ad altre regioni.
LA FONDAZIONE
Lo dicono i dati elaborati dalla Fondazione Gimbe, che dall’inizio della pandemia studia l’andamento del contagio nei singoli territori. Lo studio si riferisce in questo caso all’incidenza dei casi nelle province negli ultimi 14 giorni, nonché all’aumento percentuale dei positivi documentati nella settimana dal 24 novembre al 1 dicembre. Entrambe le analisi “promuovono” la Destra Tagliamento, che rispetto alle province di Udine e Gorizia (in particolare), si ferma a un livello più basso di diffusione del virus. Non si parla in questo caso di ricoveri, né di ospedali in affanno: sono fattori, questi, che dipendono sì dal contagio, ma soprattutto dalla dimensione delle strutture sanitarie e dalla loro riorganizzazione in fase pandemica. I dato secco, infatti, riguarda esclusivamente il numero dei contagiati rispetto a 100 mila abitanti che è il paramentero che è stato preso per fare il raffronto.
I DATI
La provincia di Pordenone ha l’incidenza di positivi su 100mila abitanti più bassa di tutta la regione e questo non solo nelle ultime settmane, ma da un tempo decisamente più lungo. Il valore è di poco inferiore alle 600 persone, mentre la provincia di Udine è in sofferenza, con oltre 1.100 cittadini positivi ogni 100mila residenti. Anche Gorizia, nonostante le dimensioni ridotte del territorio, sfiora la stessa quota della Sinistra Tagliamento. Trieste si pone a metà strada, con 800 positivi ogni 100mila abitanti, mentre durante la prima ondata era stata di gran lunga la provincia più colpita dal contagio.
L’AUMENTO
Anche per quanto riguarda l’aumento dei positivi, il Friuli Occidentale vive una delle situazioni meno gravi di tutto il territorio regionale. L’incremento settimanale, infatti, è di poco superiore al 20 per cento. Solo Trieste, con il 15 per cento, mostra una tendenza migliore dopo settimane di crisi. L’aumento in provincia di Udine è superiore al 25 per cento, simile a quello della provincia di Gorizia. 
LE DIFFICOLTÀ
C’è però un altro aspetto, e in questo caso la provincia di Pordenone crolla in fondo alla classifica regionale. È quello legato alla capacità di analizzare i tamponi e di tracciare il percorso del contagio.

Una problematca già emersa, seppur in quantità minore, a fine ottobre, poi esplosa con l’aumento costante dei contagi. Non a caso ancora oggi, infatti, il Dipartimento di prevenzione paga la scarsità del personale sanitario a disposizione della “macchina” dei test, mentre ad esempio in provincia di Udine le cose vanno decisamente meglio. Molti dei test effettuati sul campo a Pordenone, ad esempio, vengono ancora inviati ai laboratori del Burlo Garofolo di Trieste per l’analisi, dal momento che le forze impegnate sul territorio del Friuli Occidentale non sono sufficienti a smaltire la mole di lavoro in entrata. Se l’incidenza del contagio è la più bassa della regione, quindi, il livello della prevenzione dev’essere ancora migliorato.

Ultimo aggiornamento: 08:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci