PORDENONE - È pensare che Pasqua dovrebbe portare serenità e rendere tutti più tranquilli. In più la fine delle elezioni avrebbe dovuto restituire a tutti quel clima sereno che solitamente si distingue quando vengono raggiunti i risultati. Nulla di più falso. Bastava essere in aula l'altra sera nel corso del consiglio comunale di Pordenone per capire che a regnare era in nervosismo, la voglia di scontro, la necessità di replicare in maniera ancora più dura a una uscita magari maldestra. Insomma, una sorta di battaglia che ha visto almeno di fronti aperti. Il primo tra la consigliera Anna Ciriani e Stefano Rossi, delegato dal sindaco a seguire i quartieri e le situazioni di difficoltà in particolare dei giovani.
VIA PONTINIA
Motivo del contendere una interrogazione della consigliera Ciriani che chiedeva lumi sulla necessità di intensificare i controlli proprio nella zona di via Pontinia dove - a suo avviso e dopo aver ricevuto segnalazioni - ci sarebbero situazioni di degrado con costanti vandalismi, ragazzi di altre parti che si presentano e fanno confusione e alcune zone di degrado.
LA COOPERATIVA
Poco prima a far saltare i nervi al sindaco Ciriani ci aveva pensato Nicola Conficoni, appena rieletto in regione con il carico più pesante di preferenze. In questo caso il motivo del contendere è stata la cooperativa Fvg Servizi, fondata dal sindaco Alessandro Ciriani che per un periodo è stato anche nel consiglio di amministrazione, ora, invece, è socio volontario con l'assessore Elena Ceolin. Una cooperativa di circa 60 dipendenti una ventina di loro disabili. Sin qui nulla di male. Solo che Conficoni ha chiesto quanti appalti il Comune e le partecipate (Gea e Hydrogea) hanno affidato direttamente senza gare alla cooperativa. Il sindaco ha fatto l'elenco, spiegando più volte che tutto è stato fatto secondo la norma e la legge e che sono i tecnici e gli uffici ad affidare i lavori. Conficoni, dopo aver fatto un pò di conti ha spiegato che si tratta di circa un milione di euro. Cifra elevata per affidamenti diretti e che forse da un punto di vista dell'opportunità non era il caso. A quel punto è scoppiato il putiferio. «Se sei un uomo, anche mezzo uomo - ha urlato Ciriani - vai in Procura e denunciami, altrimenti non fare illazioni». Secco Conficoni. «Se questa è la reazione vuol dire che ho colpito un nervo scoperto». «Vergognati - ha continuato il sindaco - farò io una interrogazione per chiedere se uno che non ha mai lavorato in vita può fare il consigliere comunale e regionale». «Ribadisco che il suo nervosismo - ha spiegato Conficoni - mi fa ritenere che lei abbia accusato il colpo». Buona Pasqua a tutti.