Confindustria guarda all'Ucraina: un presidio per gestire i progetti di ricostruzione dopo la guerra

"Oggi a Trieste a parlare sarà un esperto dello scenario: l'amministratore del gruppo siderurgico Metinvest"

Lunedì 27 Marzo 2023 di Antonella Lanfrit
Confindustria guarda all'Ucraina: un presidio per gestire i progetti di ricostruzione dopo la guerra

PORDENONE - L'Ucraina, pur ancora in pieno conflitto, pensa già alla sua ricostruzione e chiede al Friuli Venezia Giulia di essere «presidio permanente» per catalizzare i progetti che l'industria italiana vorrà mettere in atto a favore della rinascita di quel Paese martoriato dalla guerra che imperversa ormai da oltre un anno. A proporre la strategia è un attore di peso dell'economia ucraina, l'amministratore delegato del gruppo siderurgico Metinvest, Yuriy Ryzhenkov, che oggi sarà ospite, con un intervento registrato, dell'assemblea generale di Confindustria Alto Adriatico, guidata da Michelangelo Agrusti, in programma a Trieste con la partecipazione, tra gli altri, del presidente nazionale Carlo Bonomi e del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. L'appuntamento sarà dedicato a declinare il tema «Il mondo che sarà: il progresso della scienza, l'intelligenza artificiale, la realtà virtuale, le energie rinnovabili, l'economia circolare. E l'uomo».

E nel futuro del Friuli Venezia Giulia emerge che ci potrà essere parecchia Ucraina. Ryzhenkonv non ha dubbi.


GLI INVESTIMENTI FRIULANI
E se nel corso del 2022 proprio il Gruppo che guida è stato protagonista di una ipotesi di investimento, insieme al Gruppo Danieli, per la realizzazione di un laminatoio green a San Giorgio di Nogaro, ora il manager guarda al Friuli Venezia Giulia come a una piattaforma d'appoggio per la ripresa della vita in Ucraina. «Vorrei suggerire la costituzione di un presidio permanente presso Confindustria Alto Adriatico che si occuperebbe di gestire le richieste di progetti di Confindustria in Ucraina», specifica infatti nel video che sarà messo in onda oggi durante l'Assemblea industriale.


RISULTATI POSITIVI
«Questo ci permetterebbe di lavorare insieme e creare risultati positivi in diverse aree», prosegue, riconoscendo che le nostre attività in Friuli Venezia Giulia e in altre regioni hanno reso l'Italia la nostra base produttiva più importante nel cuore dell'Unione europea». Ryzhenkonv ritiene che «la vittoria sia prossima e con il vostro continuo supporto Metinvest può rimanere un pilastro per l'Ucraina in questi tempi difficili». Esprime apprezzamento per «il molto lavoro e l'impegno di Confindustria per l'Ucraina», assicurando che «sarà un onore per Metinvest e per me annoverare i soci di Confindustria come partner nel risanamento dell'Ucraina». Il Gruppo siderurgico è stato particolarmente colpito dalla guerra in corso.


LE ACCIAIERIE
«Molti di voi ricorderanno la resistenza durante la difesa delle nostre acciaierie Azovstal e Ilyich nella Mariupol ucraina quando l'esercito russo attaccò la città riscostruisce Ryzhenkov -. Metinvest ha perso tragicamente centinaia di dipendenti e molti altri sono rimasti feriti. Anche se non possiamo riportare in vita i morti, possiamo certamente aiutare i vivi prosegue -. A tal fine, abbiamo dedicato tutti i nostri sforzi per aiutare gli ucraini feriti a tornare a una vita piena attraverso programmi di protesi, terapia psicologica e riqualificazione». L'apertura dei lavori assembleari di Confindustria Alto Adriatica, nata dall'unione di Confindustria Venezia Giulia e Unione industriali di Pordenone, prevede gli interventi del presidente Agrusti, del sindaco di Trieste Roberto Di Piazza, del presidente della Cciaa Venezia Giulia Antonio Paoletti, del presidente della Regione Massimiliano Fedriga e del ministro per i Rapporti con il Parlamento, il pordenonese Luca Ciriani. I lavori proseguiranno, quindi, con tre confronti dedicati rispettivamente a Triste è industria; Il mondo che sarà, con il fisico Jim Al-Khalili, monsignor Rino Fisichella presidente del Consiglio internazionale per la catechesi, e la neo laureata Maria Alessandra Pavan; L'energia del mondo, con le voci di importanti gruppi della produzione e distribuzione di energia. Al termine, gli interventi del ministro Giorgetti e del presidente confindustriale Bonomi.

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