La nuova sfida dell'editore Franz: un premio letterario riservato agli scrittori no vax

Venerdì 28 Gennaio 2022 di Maurizio Bait
L'editore Emanuele Franz
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PORDENONE - Un premio letterario destinato a chi non si è mai sottoposto a vaccinazione anti-Covid. E una condizione di miglior favore, nella graduatoria finale, a chi abbia subito sospensioni dal lavoro a causa della propria scelta. L'iniziativa è dello scrittore, saggista e filosofo friulano Emanuele Franz, quarant'anni, che oltre a una copiosa produzione libraria vanta a Moggio Udinese anche una casa editrice tutta sua: la Audax. Il premio, che s'intitola Divoc ossia Covid letto al rovescio, coniuga l'originalità con un proposito ben definito: «Il mio scopo è sostenere una categoria, come dire, svantaggiata come quella delle persone che hanno deciso di non vaccinarsi», spiega Franz al Gazzettino. «Si tratta spesso di autori che posseggono dei talenti, ma non hanno mai avuto la possibilità di manifestarli».
In altre parole, l'intento è incoraggiare «la letteratura senza ricatto, per evidenziare i talenti che, pur senza avere accesso alla vita culturale, alle biblioteche, alla cultura, alla vita sociale, emergono egualmente per la bellezza e la poesia delle loro opere».

Tuttavia Franz tiene a chiarire di non essere tecnicamente un no vax: «È una definizione che francamente mi sta stretta afferma sebbene sia vero che non sono vaccinato. Quello che desidero è sfatare una sorta di mito, che descrive il non vaccinato come un mentecatto».

Non è la prima volta che Emanuele Franz promuove premi letterari: nel 2014, sempre sotto l'insegna del Premio Audax, ha promosso un concorso poetico per autori sprovvisti di laurea: allora lo scopo era quello di «incentivare e premiare la scrittura e la creatività fra svantaggiati perché privi di titolo di studio e per dimostrare, implicitamente, che il titolo non fa il talento». L'idea, che visse anche una seconda edizione, destò curiosità e interesse. E siccome, per dirla con Italo Svevo, la vita è originale, nel novero degli estimatori di tale premio Franz può annoverare perfino la regina Elisabetta, che gli fece pervenire una lettera d'incoraggiamento. Fra gli altri gli scrisse anche Matteo Renzi. In effetti pare proprio che la cerchia delle conoscenze di Franz sia vasta quanto eterogenea: sul sito web della sua casa editrice, dove per inciso è possibile trovare il modulo d'iscrizione al premio per non vaccinati entro il 31 marzo (audaxeditrice.com), si possono ammirare numerose foto di Franz con celebrità italiane e straniere: si va dal matematico Piergiorgio Odifreddi a Marcello Veneziani, da Massimo Fini a Vittorio Sgarbi, ma anche il filosofo russo Alexandr Dugin e il filosofo e linguista americano Noam Chomsky. C'è anche un'istantanea scattata nel 2019 alla Camera dei deputati, dove Franz presentò il suo libro L'inganno della libertà affiancato dall'onorevole Walter Rizzetto, attuale segretario regionale friulgiuliano di Fratelli d'Italia.

TEOLOGIA
L'ultima fatica letteraria di Franz s'intitola La generazione inversa. Ovvero come il Figlio genera il Padre. L'autore medesimo spiega che si tratta di «un trattato teologico sull'origine della vita». L'opera gli è valsa l'interessamento di Chomsky, che ha commentato: «Non avevo mai sentito nulla del genere». Franz aggiunge anche Massimo Cacciari, Marcello Veneziani e il Nobel Mario Vargas Llosa fra gli intellettuali che hanno manifestato interesse. E poi un nome sopra tutti: il Papa emerito Joseph Ratzinger, che gli ha spedito una lettera sul tema.
Ma torniamo al Premio Divoc: il primo classificato, oltre a una menzione d'onore, avrà la possibilità di vedersi pubblicare i suoi scritti dall'editrice Audax e quindi di uscire dall'anonimato e cominciare a farsi conoscere dal pubblico. Fra gli estimatori della nuova iniziativa, Franz stesso cita il filosofo Giorgio Agamben e il giornalista Mario Giordano, che per l'appunto definisce tale premio «un'idea originale», circostanza non controvertibile comunque la si pensi in tema di vaccinazioni. Il premio è patrocinato dal gruppo AlterLab (Laboratorio per l'alternativa politico-culturale) e da Ancora Italia. A presiedere la giuria sarà il poeta ligure Angelo Tonelli, che nel 1998 vinse il Premio Montale.
 

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