CORDENONS - Ha modi gentili, un tono di voce e un modo di fare amichevoli, non ama apparire e, nonostante lo conoscano davvero in molti, preferisce che non lo si citi con il nome di battesimo: «Usa Antonio, è il mio secondo nome: Antonio V.», laddove quella v è l'iniziale del primo e più noto nome.
Il concorso sui social
Comunque, Antonio V. è quel cordenonese che, dal periodo della pandemia e fino a oggi, periodicamente compare sulla pagina Facebook Sei di Cordenons se... con un lavoretto in legno fatto a mano che mette in regalo per colui che ne indovini il peso esatto.
La storia
Eppure Antonio, che sul social network è ormai una piccola celebrità locale, non è un falegname: «Ho fatto parecchi mestieri nella mia vita: cameriere, camionista, gelataio in Germania: negli ultimi tempi ho lavorato in un'azienda di camper». Ha sessant'anni Antonio, età in cui si comincia a pensare alla pensione: «Ah non so, io non ci penso. Quando mi verrà voglia di andarci, chiederò all'Inps se posso». Tanti mestieri, poche pretese: «Io sono uno che vive con poco, non ho bisogno di tante cose». Poi cita la moglie, le due figlie ormai grandi, la casa, la salute. Insomma, la sua filosofia è chiara: «Quello che davvero è importante ce l'ho già». Compresa una suocera che passa i 90 anni.
Il ritratto
Una persona semplice, un po' schiva, l'Antonio che dalla pandemia a oggi un centinaio e anche più dei suoi piccoli grandi lavori li ha regalati ai suoi concittadini che on line tratta sempre con un irresistibile misto di educata gentilezza e calore umano che te lo fanno sentire subito amico, come lo conoscessi da sempre. Fino a una decina di anni fa era anche uno che non disdegnava la fatica fisica: con una società podistica sacilese ha perfino affrontato l'impegnativa distanza della maratona. Mica scherzi. Pur non essendo falegname, durante i lockdown per il Covid uno così qualcosa doveva pur inventarsi, e allora si è messo a trafficare con il legno, dando vita a piccole creazioni che non saranno l'opera di un maestro del cesello, ma che hanno subito incontrato il favore dei cordenonesi, anche perché proposti in regalo con la oggi collaudata formula della stima. Se hai occhio te lo porti a casa. Ma ne fa anche a pagamento? «No, è un passatempo. Raramente capita che mi chiedano di fare qualcosa di specifico, ma il mio è un divertimento».
Il piacere del costruire con le mani l'ha passato anche a una delle due figlie, Silvia, che in via Sclavons 103 da qualche mese ha aperto Dillo con il cuore, dove l'arte del fioraio incontra l'abilità dell'homemade, tra l'altro con la fattiva complicità di mamma Rita: «Del resto, mia moglie è arredatrice» - ricorda Antonio V. Siamo a settembre: manca poco al periodo natalizio e c'è da credere che più di qualcuno stia aspettando con impazienza i cadeau del cordenonese, speranzoso di indovinarne il peso esatto.