Il Comune produrrà energia con i pannelli fotovoltaici

Martedì 5 Febbraio 2019 di Marco Agrusti
foto di repertorio
PORDENONE - Una città che provvede da sola a fornire l'energia necessaria ad alimentare le nuove postazioni di ricarica per le auto elettriche e che allo stesso tempo pensa al futuro e diventa produttrice di energia elettrica. È l'obiettivo che si è posta l'amministrazione Ciriani per il 2019, quando grazie a un piano regionale sarà rinnovato il parco auto comunale. Si passerà all'alimentazione elettrica, ma per fornire energia alle nuove postazioni di ricarica che saranno installate a Pordenone sarebbe necessario attingere alle fonti classiche, cioè a quelle derivanti da combustibili fossili. In poche parole, un corto circuito: per garantire l'energia necessaria a far muovere le nuove auto elettriche, si ricorrerebbe ai metodi classici. Un controsenso. Ecco perché oggi il Comune sta pensando di diventare un produttore di energia elettrica: ogni postazione di ricarica dedicata alle auto elettriche dei dipendenti sarà alimentata da un sistema basato sull'installazione e l'utilizzo di pannelli fotovoltraici. E l'operazione riguarderà anche le controllate, come ad esempio Gea, Gsm e Atap. 

L'OPERAZIONE «Se pensassimo di alimentare le nuove colonnine di ricarica di pertinenza del Comune con combustibili fossili - ha detto l'assessore Cristina Amirante - sposteremmo solamente il problema senza risolverlo. Per questo stiamo organizzando un'operazione finalizzata alla creazione di un circolo virtuoso: il Comune diventerà produttore di energia elettrica. Il progetto Noemix, lanciato dalla Regione e finalizzato alla sostituzione del parco auto attuale con una flotta ad alimentazione elettrica, richiede un passo ulteriore. Vogliamo sostenere le nuove postazioni di ricarica con i pannelli fotovoltaici: si possono installare ad esempio nei pressi della sede del magazzino comunale, ma nel progetto sono coinvolte anche le partecipate. Gea, Gsm, Atap, tutti possono imboccare la strada della sostenibilità e installare pannelli fotovoltaici per diventare produttori di energia elettrica». La sede comunale di via Bertossi è inaccessibile: troppi vincoli imposti dalla Sovrintendenza. Ecco perché si pensa al magazzino. Meno problemi, invece, per quanto riguarda le controllate: le sedi delle società collegate al Comune non sono sottoposte a vincoli particolari e possono ospitare i pannelli senza dover passare attraverso procedure lunghe e complesse. «Il Comune - conclude Amirante - diventerà un produttore di energia per ricaricare i suoi veicoli senza gravare sulla catena di distribuzione del combustibile fossile. È una decisione ispirata al buon senso».
IN PARALLELO C'è poi il discorso relativo all'installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici privati. Al momento in città sono in funzione solamente due postazioni - si trovano in fiera - ma entro la fine dell'anno saranno allestiti 15 punti di ricarica. Il bando è quasi pronto e il privato che presenterà l'offerta migliore si guadagnerà la possibilità di trasformare anche Pordenone in una città al passo coi tempi. Il parcheggio Marcolin, l'ospedale, la fiera, tutti i punti sensibili saranno coperti. Un paragrafo del bando specifica le modalità di pagamento: si potrà fare rifornimento usando bancomat e carte di credito, l'operazione sarà rapida. Bisogna solamente attendere i tempi tecnici dell'operazione: ancora pochi mesi, poi il capoluogo si sarà allineato a tante altre città, le quali negli ultimi tempi hanno seguito l'esempio arrivato dall'Europa settentrionale. la svolta green, cioè verde e quindi rispettosa dell'ambiente, è già iniziata nel settore privato. Ora tocca agli enti pubblici seguire il ritmo. 

 
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